Più che positivo il bilancio della rassegna per far scoprire la cultura alpina
Uno degli esiti più significativi del progetto Interreg VoCaTe, sviluppato in sinergia da enti e associazioni
CASARGO – Grande successo sabato a Casargo per Le Voci delle Alpi, giornata all’insegna della musica e dell’arte organizzata dal Comune di Casargo in collaborazione con la Provincia di Lecco, le associazioni “Res Musica – Centro ricerca e promozione musicale” e “Le nostre radici di Indovero”, finanziata da Regione Lombardia nell’ambito dell’Avviso unico 2024 – Istituti e luoghi di cultura.
L’evento si è aperto in mattinata nella sala civica del Comune di Casargo, dove si è tenuta la conferenza “Le campane: storia, conservazione, valorizzazione”, a cura di Francesco Motta, con la partecipazione del sindaco Antonio Pasquini e del musicologo Angelo Rusconi.
La conferenza, molto partecipata, ha tracciato una panoramica della storia e dell’uso delle campane, soffermandosi sulle peculiarità dell’uso ambrosiano, con l’ausilio di filmati e della testimonianza diretta di un anziano campanaro. Si è parlato anche delle campanine, strumenti fatti in casa che servivano per esercitarsi a suonare melodie con le tastiere alle quali si legavano le campane per le suonate a festa. Proprio le campanine sono state protagoniste del concerto della Federazione Campanari Bergamaschi diretto da Luca Fiocchi: un momento musicale che ha riscosso grandissimo riscontro nella chiesa parrocchiale di Casargo.
Novità dell’edizione 2024 il percorso escursionistico, pensato per persone e gruppi amanti dello sport e della montagna: il gruppo ha attraversato gli angoli più suggestivi del paese e si è incamminato per antiche mulattiere e sentieri immersi nella faggeta, fino a sbucare all’Alpe Ortighera, con spettacolare affaccio sulla Valvarrone.
La Bandella Kalimera ha accolto gli escursionisti che hanno poi potuto pranzare e visitare l’alpeggio e, successivamente, procedere per l’Alpe Intelco e ritornare a Indovero per agganciare il percorso turistico tra le frazioni di Indovero e Narro.
Chiese rurali, boschi, cascate, umili cappellette votive, antichi nuclei abitati sono stati lo scenario suggestivo di un cammino punteggiato da momenti musicali e teatrali: le performance di Carlo Musitelli, maestro del “baghèt” bergamasco e il gruppo Tanaiàda, il classico abbinamento di canto e fisarmonica del Duo Mazzola, le voci potenti di Cantà Promàn si sono alternate ai racconti teatrali di Alberto Bonacina e Roberta Corti (Compagnia Lo Stato dell’Arte), basati su antiche storie raccolte sul territorio dall’associazione Le nostre radici di Indovero.
Artisti e pubblico si sono poi riuniti per una festa finale all’insegna della convivialità, animata dalla musica e dal canto presso la vigna IndoVino, spettacolare balcone sulla Grigna.
“L’iniziativa – commenta la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – rappresenta uno degli esiti più significativi del progetto Interreg VoCaTe, sviluppato negli scorsi anni dalla Provincia di Lecco e finanziato con fondi del programma Interreg Italia Svizzera. È un esempio di buone pratiche che, coinvolgendo le persone, le associazioni e il patrimonio culturale, si dimostrano sostenibili nel tempo, costituendo un modello replicabile nel quale la salvaguardia delle tradizioni si accompagna alla salvaguardia del territorio montano e al suo sviluppo”.
“La manifestazione, unica nel suo genere, nel giro di un anno è cresciuta in termini di partecipazione e capacità organizzativa – evidenzia il musicologo Angelo Rusconi – Mentre moltissime sono le iniziative che propongono performance artistiche ‘in quota’, usando le montagne come uno scenario suggestivo, questa proposta valorizza le montagne mediante la cultura alpina: quelle che echeggiano nelle varie tappe sono davvero le voci delle Alpi, le voci di quelle pietre, di quegli alberi, di quel cielo e delle popolazioni che per secoli hanno abitato l’arco alpino; anche quando gli interventi sono d’arte, il punto di partenza è sempre il patrimonio della cultura tradizionale”.
“Il bilancio è sicuramente positivo – sottolinea il sindaco di Casargo Antonio Pasquini -. Una rassegna molto partecipata e unica per la bellezza dei luoghi che unisce escursioni e musica. La buona riuscita della manifestazione è dovuta anche alla sentita partecipazione degli abitanti di Narro e di Indovero, orgogliosi di far conoscere gli angoli più nascosti del proprio paese. Appuntamenti di qualità sempre più alta e nuovi itinerari di vario impegno escursionistico sono le linee guida dei futuri sviluppi, con l’obiettivo di un turismo sostenibile: un turismo culturale nel senso stretto della parola, perché indirizzato alla scoperta della cultura materiale e immateriale del territorio. L’appuntamento è alla prossima edizione 2025, il secondo sabato di luglio”.