LECCO – Un primo semestre davvero intenso per Confartigianato Lecco capace, dopo l’exploit dello scorso anno dove aveva fatto registrare un incremento di più 200 soci, di fare ancora meglio segnando un più 109 soci dall’inizio dell’anno a giugno 2014. “Puntando a più 400 entro dicembre”, dichiara con sorriso e un po’ scherzosamente il direttore Daniele Riva che tuttavia in cuor suo sa bene di procedere a buon ritmo come del resto il segretario Vittorio Tonini.

La situazione per gli artigiani lecchesi resta sempre critica “tuttavia – fa sapere il presidente Riva – senza fare grossi proclami possiamo dire che si sta registrando un trend di risalita. Vero è, che la cassa integrazione è stata rifinanziata e qualcuno la sta rifacendo, ma se andiamo a vedere i dati, si scopre che il consuntivo delle ore, fatta 100 la richiesta, e meno della metà. Segno che le cose stanno pian piano migliorando e la richiesta della cassa integrazione sembra più una forma prudenziale e quasi psicologica per gli imprenditori a garanzia della loro attività e degli stesi dipendenti. Qualcuno ha ricominciato a fare gli straordinari e si registra un aumento di commesse e di ordini. Poi, ovviamente, questo non avviene in tutti i settori, per esempio, nell’edilizia e affini il mercato è ancora fermo e si soffre”.
Intanto Confartigianato Lecco ha messo in atto una serie lunghissima di attività a sostegno dei propri associati a cominciare da quella che, tra il serio e il faceto, Riva e Tonini hanno battezzato “Campagna Anti Soprusi”.
“Non possiamo più far finta di nulla e nascondere la testa sotto la sabbia come forse abbiamo fatto fino a qualche anno fa – sbotta il presidente – Tasi, Canone Rai, Canone sulle insegne pubblicitarie e Pos, tutte iniziative che vanno a penalizzare artigiani e piccole imprese”.
Quindi, insieme al segretario Tonini, Riva affronta uno ad uno i quattro nodi, a partire dalla Tasi: “La nostra posizione è stata chiara e lo è tutt’ora. Non abbiamo detto di non voler pagare la tassa, ma di non pagarla se non c’è chiarezza. Pertanto non ci sentiamo ne fuori legge, ne contro la legge, ma chiediamo che vi sia chiarezza. Sette giorni di tempo per redigere la pratica è una follia, tant’è che qualche Comune si è ravveduto ed ha allungato i tempi. Senza dimenticare che esiste uno Statuto del Contribuente da far valere e del quale tutti si dimenticano”.
Riguardo al Canone Speciale Rai spedito a pioggia ad Artigiani e piccole imprese, Riva e Tonini parlano di “vero e proprio scandalo”, aggiungendo: “Bisogna scandalizzarsi davanti ad azioni di questo genere che, tra l’altro per la Rai non sono nuove. Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti che sono esclusi dal pagamento dell’abbonamento speciale i PC senza sintonizzatore TV, nonché i monitor per computer. L’indicazione che diamo alle aziende è di rispondere (come peraltro richiesto al terzo paragrafo della lettera RAI) attraverso la cartolina preaffrancata, specificando nello spazio ‘eventuali altre comunicazioni’ di non essere tenuti al pagamento della tassa in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti”.
In merito al canone sulle insegne Riva sorride e sbriga la questione con una battuta: “Come si dice a Lecco ‘se la gaveva i gamp la nava (tradotto, se aveva la gambe andava), poi la Provincia si è ravveduta e ha fatto un passo indietro a seguito di una male interpretazione della norma, così ci è stato detto. Mi auguro che le lettere di riscossione recapitate agli artigiani vengano considerate nulla come concordato… “.

Infine la questione del Pos obbligatorio. “Su questo aspetto devo dire che sono un fautore delle nuove tecnologie e credo che questa sia un’opportunità per gli artigiani – precisa Riva – Resta il fatto che se il Governo intende fare la guerra all’evasione fiscale con questo mezzo, credo che si debbano trovare altre soluzioni. Detto questo, come Confartigianato stiamo in contrattazione con due istituti bancari per ridurre i costi delle transazioni bancarie da proporre poi ai nostri associati”.
Passando dalle azioni di difesa a quelle d’ “attacco”, l’elenco delle iniziative messe in campo da Confartigianato Lecco è davvero lungo.
Motivo principe o meglio “fil rouge” che le unisce tutte è la voglia e la necessità di “essere più vicini alle imprese”, come ha evidenziato il presidente Riva. “Abbiamo cambiato approccio – spiega – se prima era l’azienda che veniva in Confartigianato a chiedere, ora dobbiamo essere noi che dobbiamo presentarci alle imprese e offrire loro un ventaglio di opportunità. Ma soprattutto, dobbiamo essere in grado di saper ascoltare i nostri associati, capire quali sono i loro problemi e i loro bisogni”.
E Confartigianato Lecco è da tempo che, proprio per essere vicina alle imprese, ha dato vita a un ricco calendario di appuntamenti con serate a tema organizzate su tutto il territorio provinciale ottenendo ottimi riscontri anche in termini di adesione con picchi di oltre 100 presenze.
“Queste serate, in occasione delle quali abbiamo toccato diversi temi (la prossima è in programma per domani, martedì 15, nella nostra sede dal titolo ‘Banche e anatocismo. Che fare?’, ndr) le abbiamo volutamente aprire anche ai non associati – spiega Riva – convinti che un’associazione come la nostra per essere sul territorio in alcuni casi deve essere aperta a tutti, svolgendo, oserei dire, quasi una funzione sociale”.
Soddisfazioni anche per l’operato del Consorzio per l’energia: Cenpi (Confartigianato Energia per le Imprese). “E’ uno degli argomenti che più interessano alle aziende – spiegano Tonini e Riva – Il consorzio è partito quasi per scommessa e adesso sta diventato una fonte di risparmio per molti imprenditori. A Lecco ci sono casi in cui gli imprenditori hanno risparmiato qualche migliaio di euro all’anno e, in momenti come questi, possono essere significati. Poi, abbiamo affiancato anche il mercato domestico, con la fornitura di gas ed energia elettrica. Diremmo il falso se sbandierassimo risparmi enormi, ma la media si aggira intorno ai 300 euro annui sulle due forniture a famiglia… non poco”.
Altro aspetto importante, riguarda il contatto diretto con l’operatore di Confartigianato: “Non esistono call center, chi è interessato viene in Confartigianato, e parla con l’operatore il quale provvederà a svolgere tutto il lavoro burocratico degli incartamenti e della documentazione, quindi aderire al Consorzio per l’energia non è solo conveniente ma anche semplice”.

Un altro servizio apprezzato è l’Agenzia per le Imprese, riconosciuta a livello nazionale, “Anche in questo – spiega il presidente Riva – l’agenzia non implica un aumento della parte burocrazia bensì è un aiuto per chi vuole iniziare una nuova attività o deve effettuare variazioni di un’attività già avviata. Anche in questo caso, ci si interfaccia con un’unica persona che fa da interlocutore”.
Per quanto concerne Expo 2015, Confartigianato Lecco è in dirittura d’arrivo per ufficializzare la nascita del consorzio di imprese: “Abbiamo raccolto trenta adesioni e proprio questa settimana incontreremo gli imprenditori che hanno aderito per condividere il percorso organizzativo di struttura e di attività e a settembre davanti al notaio formalizzeremo la nascita”, ha dichiarato Tonini.
“Dal nostro punto di vista – prosegue il presidente Riva – possiamo dire che l’Expo è una scusa per formare un consorzio che potrà, strada facendo, operare anche in altri ambiti, penso ad appalti pubblici o di altro tipo. Fare rete diventa sempre più fondamentale e importante e questo consorzio è una sorta di esercizio nell’imparare a lavorare in gruppo. Intanto la sua nascita consentirà a chi ha aderito, di essere presenti nella grande vetrina del catalogo fornitori Expo 2015 dalla quale potranno scaturire molte opportunità”.
Intanto proprio oggi, lunedì, a Lariofiere di Erba viene presentata la rinnovata Mostra Artigianato alla quale si intende dare una nuova veste “con l’intento – ha aggiunto Riva – di non dare più l’impressione che sia fatta esclusivamente per vendere. Un nuovo vestito che verrà cucito insieme a Confartigianato Como e alla Camera di Commercio”.
Infine, accendendo i fari su credito e internazionalizzazione, Riva e Tonini plaudono l’operato svolto.
“Partiamo con il dire che l’Ufficio del credito non è solo la Cooperativa e non servo solo per i finanziamenti – precisa Riva – La sua funzione è quella di essere un consulente sul credito a 360 gradi. Per fare un esempio, grazie ad alcuni esperti abbiamo dato la possibilità ai nostri associati di avere una consulenza sulla partecipazione al bando Inail e devo dire che è stato un successo in quanto su sei adesioni, tutte e sei hanno ottenuto esito positivo e con riscontri importanti. Su tutti, un artigiano ha ottenuto ben 130mila euro a fondo perso per l’acquisto di un macchinario”.
Sempre per quanto concerne il credito, Confartigianato nel frattempo sta lavorando in collaborazione con ArtigianFidi Lombardia e Consorzio Fidi per individuare e quindi offrire servizi che la cooperativa non ha ancora”.
Sul fronte internazionalizzazione prosegue bene la collaborazione con Api Lecco per quanto concerne l‘Ufficio Estero, con il quale è stato realizzato un nuovo progetto: Progetto Europa che prenderà il via da settembre e con il quale si intende aiutare imprese e artigiani ad individuare e quindi usufruire di bandi, fondi e finanziamenti a livello europeo.
“Risorse – spiega Tonini – che spesso non si sa nemmeno che esistono e che il più delle volte sono difficili da intercettare. La ‘vetrina’ Europa è molto complessa e per questo abbiamo deciso di attivarci dando vita al Progetto Europa. Solitamente sono bandi vincolati a progetti di riorganizzazione di processi aziendali e di innovazione, strumenti utili alle imprese e che porterebbero risorse importanti alle nostre aziende”.
Intanto sta avanzando anche il progetto con il Politecnico di Lecco relativo alla gestione finanziaria e amministrativa dell’impresa. “E’ una della attività che noi artigiani snobbiamo – spiega Riva – Oggi non possiamo più permettercelo. La gestione di impresa è diventato un aspetto primario e fondamentale. Se prima c’era una sorta di sottovalutazione e il tutto veniva celato da una certa disponibilità e da un certo benessere aziendale, oggi le cose sono cambiate e la gestione diventa strategica”.
A chiudere un passaggio sul Piano di Governo del Territorio, appena approvato dall’Amministrazione Comunale di Lecco. “Non sono un tecnico – dichiara il presidente Riva – e per l’appunto ci siamo affidati a professionisti di settore per inoltrare le nostre osservazioni. Arrivati a questo punto, in linea generale posso dire che risulta essere un po’ farraginoso. Il Pgt dovrebbe guardare al futuro della città e quello che è stato approvato da questo punto di vista lascia un po’ a desiderare. Ci sono ancora molti punti interrogativi sui quali vorremmo poterci confrontare con l’Amministrazione comunale. Per quanto concerne i nostri associati, abbiamo spedito a tutti una lettera di avviso, segnalando la nostra disponibilità nel seguirli e sostenerli ove ve ne fosse stato bisogno, ma nessuno si è fatto avanti. Segno che non ci sono stati problemi con il Pgt o diversamente che se ci sono stati i singoli hanno agito in forma privata”.

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