Crisi per il settore florovivaista, Coldiretti: “Via Imu e Irap”

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florovivaismoLECCO – Negli ultimi due anni la Lombardia ha perso l’11% dei suoi terreni a vivaio con un taglio di 490 ettari delle superfici. Il dato emerge da un’elaborazione della Coldiretti regionale in occasione del summit del settore che si è svolto oggi a Palazzo della Loggia a Brescia

“E’ un altro segnale della crisi che sta colpendo il settore florovivaistico che nell’ultimo decennio ha visto dimezzarsi il fatturato delle imprese” spiegano Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco. “Bisogna azzerare IMU e IRAP per ridare slancio alle aziende e all’occupazione”.

La filiera del florovivaismo lombardo è composta da circa 5 mila imprese attive sia nella coltivazione che nella manutenzione e gestione del verde, che danno lavoro – stima la Coldiretti – a oltre 14 mila persone. La crisi però ha portato a una riduzione dei vivai su tutto il territorio lombardo, con tagli delle superfici che a Lecco sfiora le due cifre percentuali a (-9,8%), attestandosi invece a Como sul -6,1% raffrontando i dati del 2016 con quelli di appena due anni fa.

Cali si registrano in ogni provincia della Lombardia, ad eccezione di Sondrio che rimane stabile.  “Il florovivaismo – precisa Trezzi – è un settore strategico dell’agricoltura lariana, ma non solo. Sempre più la qualità e la gestione del verde dentro e fuori le città rappresenta uno dei parametri di misura più importanti per il benessere di una comunità ed è anche per questo che servono misure forti per la difesa di questo settore”.

Il settore florovivaistico, unitamente alla zootecnia a indirizzo lattiero caseario, è il principale comparto delle province lariane. E, come la zootecnia, risente in modo incisivo della crisi, come del resto si avverte in tutta la Regione: rispetto al 2008, il fatturato delle aziende del settore si è ridotto di circa il 40%, con punte anche del 50%. Il florovivaismo lombardo muove un giro d’affari di circa 215 milioni di euro all’anno e con il 10% della produzione vivaistica nazionale, la Lombardia è la seconda regione a livello nazionale, dietro solo alla Toscana (che pesa per il 54% del totale).

Le imprese florovivaistiche delle due province si caratterizzano per un’elevata specializzazione colturale legata alle condizioni pedo-climatiche che ne hanno caratterizzato il successo nei decenni passati.

La commercializzazione delle produzioni è sempre stata rivolta al mercato nazionale ed europeo: la crisi economica sta però colpendo queste aziende in modo incisivo negli ultimi anni: l’ettarato dei vivai conta oggi 357 ha in provincia di Como e 231 ha in provincia di Lecco.
Secondo i dati Infocamere, sono oggi attive 384 imprese florovivaistiche nella provincia di Como e 142 in quella di Lecco che, nel complesso, occupano circa 1500 addetti.