I dipendenti dell’Airoldi e Muzzi hanno detto sì al contratto di solidarietà

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airoldi e muzziLECCO – Al referendum interno hanno vinto i sì. I dipendenti dell’Istituto Airoldi e Muzzi ieri, mercoledì, si sono espressi favorevolmente al contratto di solidarietà.

La decisione di far in modo che fossero i dipendenti stessi a scegliere per il sì o per il no, è stata presa al termine dell’assemblea sindacale che si era tenuta venerdì 4 luglio.

Con questa decisione i lavoratori si sono espressi favorevolmente (su 330 lavoratori hanno votato in 235 dei quali 131 hanno votato per il sì) all’accordo già raggiunto dalle organizzazioni Sindacali (Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl) con la Direzione che prevede il 10% in meno di orario lavorativo per tutti i lavoratori e tutte le figure professionali, per 1 anno, a partire dal 1 settembre 2014.

Ora sindacati e direzione dovranno lavorare per passare dalle parole ai fatti al fine di verificare l’applicabilità del contratto.

Come già spiegato dai responsabili sindacali, la situazione di crisi economica si è venuta a creare “a causa dell’esposizione nel pagamento dei mutui con le banche per la costruzione della nuova ala Medale e la ristrutturazione del Resegone per una spesa di 17 milioni di euro, e la contemporanea difficoltà di copertura dei posti liberi e vacanti nella RSA per mancanza di domande di ricovero, circa 30 posti letto mediamente nell’anno restano vuoti, con un mancato introito di circa 60.000 euro”.