Lavoro: assunzioni in crescita ma tanti ancora i licenziamenti

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LECCO – Dopo tanti mesi di buio, finalmente una piccola buona notizia per il mercato del lavoro lecchese: secondo l’indagine “Excelsior” della Camera di Commercio le previsione occupazionali delle imprese lecchesi prevedono un incremento nel numero delle assunzioni di personale dipendente nei primi tre mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2014, passando da 600 a 690 assunzioni (+15%).

Il dato evidenzia una crescita superiore rispetto a quella registrata a livello lombardo (+8,4%) e nazionale (9,5%).

Il saldo rispetto ai licenziamenti previsti (780 unità) rimane però negativo (-90 unità); tuttavia, considerando anche le 560 assunzioni nelle altre tipologie di contratto diverse da quello dipendente (somministrazione, collaborazioni a progetto, altro), il saldo rispetto ai licenziamenti previsti in queste categorie (110) è positivo per 360 unità (+450 unità nei “contratti atipici”e -90 in quelli di lavoro dipendente).

“Questi dati” –spiega il presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi – ci inducono a guardare al 2015 con maggior fiducia, anche se non possiamo ancora affermare di aver lasciato la crisi alle nostre spalle. I consumi delle famiglie stentano tuttora, e infatti il volume d’affari delle imprese commerciali ha registrato anche nel terzo trimestre 2014 un calo del 3,9%”.

Crescono le assunzioni a tempo indeterminato (+110 unità, +23,5%) e la loro quota percentuale sale dal 28,3% al 30,4% del totale. Le aziende lecchesi faranno ricorso a personale “stabile” in misura inferiore a quelle italiane (34,3%) e, soprattutto, di quelle lombarde (37,9%).

Sale anche il numero delle assunzioni a tempo determinato (da 350 a 390, +40 unità), ma cala la loro quota percentuale (dal 58,3% al 56,5%)

La percentuale di laureati e diplomati richiesti dalle imprese lecchesi passa dal 58,4% del 1° trimestre 2014 al 60,8% dello stesso periodo di quest’anno. Una quota è superiore alla media nazionale (57%), ma è ancora inferiore a quella regionale (62,2%). Sale anche la quota dei “qualificati” (diploma di 3 anni), dal 18,3% al 21,7%, mentre scende la percentuale delle assunzioni per cui le imprese lecchesi non ritengono importante il titolo di studio (dal 23,3% al 17,4%), quota che rimane inferiore al dato regionale e nazionale (rispettivamente 23,2% e 25,5%)

Solo il comparto dei servizi evidenzia un calo delle assunzioni previste dalle imprese lecchesi (-14,3% contro il -6,7% regionale e il +1,6% nazionale), mentre crescono quelle dell’industria incluse le costruzioni, +47,8% (contro il +17,9% regionale e il +15,5% nazionale), e del turismo (Lecco, +83,3%; Lombardia, +19,1%; Italia, +13,3%).

Nella nostra provincia rimangono stabili le assunzioni di dipendenti previste dalle aziende del commercio (contro il +24,8% della nostra regionale e il +13,7% del Paese)

studenti lavoroCrescono sia le assunzioni di giovani sotto i 30 anni (+20% a Lecco, contro il +18,7% regionale e il +2,2% nazionale), sia quelle oltre questa fascia d’età (+54,5% nella nostra provincia, -5,7% in Lombardia e +2% in Italia) Calano di 50 unità le assunzioni di donne (da 130 a 80, -38,5%, contro il -5,2% lombardo e il +2,2% nazionale): le stesse rappresentano l’11,6% del totale (a fronte del 13,9% nazionale e del 12,4% lombardo).

Viceversa, raggiungono il livello più alto dell’ultimo quinquennio le assunzioni maschili (300 in tutto, +57,9%, contro il +32,2% della Lombardia e il +19,4% dell’Italia). Crescono anche le assunzioni per cui il genere non è rilevante a giudizio dell’impresa (Lecco, +10,7%; Lombardia, +0,6%; Italia, +5,9%)

Ai dati sopra riportati, relativi alle previsioni di assunzione del 1° trimestre 2015, si aggiungono quelli sul numero dei contratti di rete registrati presso la Camera di Commercio di Lecco: a fine anno erano 51, con ben 115 imprese coinvolte (4,3 ogni 1.000 imprese lecchesi registrate, valore più che doppio rispetto alla media lombarda: 2,1).

Sempre al termine del 2014, nella Sezione speciale del Registro Imprese della Camera di Lecco dedicata alle start-up innovative ne risultavano iscritte 12 (+140% rispetto al 2013). In Lombardia il totale è di 705 unità.