Cessione Riello, i sindacati: “Ancora nessuna garanzia occupazionale da parte di Carrier”

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Riello Lecco
La sede a Lecco della Riello

Giudicati di scarso rilievo gli aggiornamenti portati al tavolo dall’azienda

Il Ministero ha fissato un’ulteriore incontro per giovedì 18 dicembre

LECCO – Si è svolto nella mattinata di martedì 25 novembre, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’aggiornamento del tavolo sul gruppo Riello, che conta circa 1.300 dipendenti, di cui circa 600 in Italia fra Lecco, Legnago (VR) e Volpago (TV). All’incontro, convocato e condotto dal Ministero su richiesta delle parti sindacali, era presente una delegazione aziendale in rappresentanza della controllante Carrier, le Regioni Veneto e Lombardia, la provincia di Lecco e il Sindaco di Legnago.

“Ancora una volta, gli aggiornamenti portati al tavolo dall’azienda sono stati di scarso rilievo – hanno detto i sindacati di Fim, Fiom e Uilm -. Quanto emerso dalla breve relazione, infatti, ricalca informazioni già note, con il mero ulteriore riferimento a una prima fase di offerte non vincolanti presentate da alcuni soggetti, i cui nomi non sono stati resi noti. Da un’iniziale scrematura è stato scelto un gruppo di aziende con cui proseguire il confronto; queste, a seguito di una due diligence (indagine approfondita per valutare rischi, opportunità e convenienza dell’operazione), dovranno poi presentare offerte vincolanti per l’acquisto di Riello. Carrier, dal canto suo, dovrà presentare la notifica relativa al Golden Power, in modo tale che il governo possa eventualmente esercitare i poteri speciali per proteggere gli interessi nazionali e la sicurezza”.

Fim, Fiom e Uilm giudicano insufficienti le rassicurazioni ricevute dall’azienda sui criteri utilizzati per la selezione dei possibili acquirenti (piano industriale, impegno sociale, aspetto economico), essendo le proposte ricevute da Carrier prive di dettagli su questi temi e quindi non attendibili. Le organizzazioni sindacali hanno accolto invece con soddisfazione la presa di posizione del Ministero, secondo cui il piano industriale del nuovo proprietario non potrà non prevedere investimenti in Ricerca e Sviluppo, che è proprio l’attività svolta nello stabilimento lecchese.

Al fine di poter proseguire il confronto con tutti i soggetti interessati, il Ministero ha fissato un’ulteriore data d’incontro per giovedì 18 dicembre.