Cgil Lecco: “L’Alternanza scuola-lavoro va profondamente rivista”

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A seguito della tragedia di Udine l’intervento del sindacato lecchese

“Esperienze e attivitร  spesso slegate dal proprio percorso educativo, improvvisate e di scarsa qualitร ”

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Cgil Lecco a seguito della tragedia avvenuta nei giorni scorsi a Udine dove Lorenzo Parrelli รจ morto a 18 anni durante le ore di alternanza scuola-lavoro.

“Venerdรฌ 21 gennaio in provincia di Udine รจ avvenuta lโ€™ennesima tragedia su lavoro. Un episodio aggravato dal fatto che la vittima รจ un giovane studente di soli 18 anni, rimasto schiacciato dalla caduta di una putrella nel suo ultimo giorno di ‘Alternanza scuola-lavoro’, come vengono ancora comunemente chiamati i Percorsi per le Competenze Trasversali e lโ€™Orientamento (PCTO). La Legge 107 del 2015, ossia la cosiddetta ‘Buona scuola’ del governo Renzi, ha reso lโ€™Alternanza scuola-lavoro obbligatoria negli ultimi due anni di scuola superiore. La Legge di Bilancio 2019 ha poi riformato i percorsi formativi dellโ€™Alternanza nella scuola secondaria di II grado, chiamandoli appunto PCTO e prevedendo una diversa durata degli stessi nellโ€™arco del triennio finale del percorso di studi, a seconda del tipo di istituto frequentato (licei, istituti tecnici e istituti professionali).
A distanza di anni dall’introduzione dell’Alternanza scuola-lavoro, รจ evidente come essa sia stata in molti casi utilizzata in modo distorto, e come ciรฒ abbia portato a diversi abusi: l’incoerenza dei percorsi di alternanza nelle strutture ospitanti rispetto ai curricula scolastici degli studenti; la bassa o bassissima qualitร  di molti percorsi; la trasformazione dell’alternanza da metodologia didattica a strumento del mercato del lavoro, sia sotto il profilo della sostituzione di manodopera che sotto quello del dumping contrattuale; l’indebolimento delle varie forme di apprendistato, con le imprese che possono sostituire gli apprendisti con studenti in Alternanza o tirocinanti extra-curricolari.
Giร  nel 2018 la Cgil ha scelto di elaborare le proprie linee guida sullโ€™Alternanza scuola-lavoro, per contribuire a superare le carenze che hanno determinato numerose difficoltร  di attuazione nei territori e per dare voce ai tanti insegnanti che si impegnano nel garantire a tutti gli studenti esperienze di qualitร . Affinchรฉ sia uno strumento efficace, lโ€™Alternanza deve essere innanzitutto coerente con la programmazione dellโ€™offerta formativa delle scuole, in funzione del profilo in uscita da un determinato percorso scolastico. Lโ€™efficacia passa inoltre necessariamente da un attento monitoraggio, a partire dalla verifica della capacitร  formativa delle strutture ospitanti, soprattutto in relazione alla presenza di tutor adeguatamente preparati”.

Michela Magni, Segretaria generale della Flc Lecco (la categoria della Cgil che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori del settore istruzione), punta il dito soprattutto contro lโ€™obbligatorietร  dellโ€™Alternanza scuola-lavoro: โ€œIl terribile episodio di Udine conferma la correttezza delle rivendicazioni che portiamo avanti da anni: chiediamo lโ€™abrogazione delle norme sullโ€™obbligatorietร  dellโ€™Alternanza, unโ€™imposizione che ha comportato la moltiplicazione di esperienze e attivitร , spesso slegate dal proprio percorso educativo, improvvisate e di scarsa qualitร โ€. In merito alle posizioni dellโ€™Unione degli Studenti, che chiede di abolire lโ€™Alternanza, Magni dichiara: โ€œGli studenti devono avere piรน scuola, perchรฉ i ragazzi e le ragazze vanno a scuola per studiare, non per offrire forza lavoro gratuita sulla base di progetti privi di qualsiasi finalitร  educativaโ€.

Interviene sulla questione anche Diego Riva, Segretario generale della Cgil Lecco: โ€œPensiamo che l’Alternanza scuola-lavoro vada profondamente rivista, dando centralitร  al ruolo della scuola e alla conoscenza dei diritti dentro i luoghi di lavoro. In nessun caso lโ€™Alternanza puรฒ essere utilizzata per preparare i giovani alle esigenze momentanee di questa o quella azienda. Intendiamoci subito: se รจ lavoro si paga ed รจ a carico delle aziende, se รจ formazione deve essere garantita, gratuita e pubblica. La tragedia avvenuta venerdรฌ non puรฒ che rimandare anche al grande tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra gennaio e novembre 2021 sono stati piรน di 3100 gli infortuni sul lavoro in provincia di Lecco dichiarati allโ€™Inail, in aumento del 6% rispetto allโ€™anno precedente, e nei primissimi giorni del 2022 abbiamo giร  assistito a un episodio mortale che ha coinvolto un operaio edile di Casatenovo. Se รจ inaccettabile perdere la vita sul lavoro, la morte di chi di fatto era ancora uno studente รจ sconcertanteโ€.