Solo in Lombardia presentati 1176 progetti
Mazzoni: “Rendere permanenti le risorse per i prossimi 5 anni “. Dozio: “Supportare le donne per renderle partecipi alla crescita del Paese”
LECCO – Prosciugate dalle mille domande ricevute nel giro di 20 secondi le risorse messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico a sostegno delle imprese femminili. 400 i milioni stanziati e prosciugati dalle numerose richieste inviate sia dalle start up che, soprattutto, dalle imprese consolidate.
A prendersi il primato di Regione con la più grande mole di domande ancora una volta la Lombardia: solo qui si contano 1176 progetti presentati da imprese femminili consolidate e 729 dalle start up.
Le modalità di erogazione delle risorse hanno suscitato commenti, come quello di Giovanna Mazzoni per Donne Impresa Confartigianato Lombardia: “Il forte interesse per le misure di sostegno all’imprenditoria femminile messe in campo dal MES impone sia di prevedere un rifinanziamento del Fondo sia di rivisitare come viene erogato. Riteniamo opportuno rendere gli incentivi permanenti almeno per i prossimi 5 anni e complementari con altre misure di supporto alle imprese femminili. Da rivedere assolutamente la procedura del click day, che finisce per creare disparità nelle condizioni di accesso agli incentivi”.
Numerosi anche i progetti presentati dalle imprese lecchesi con il supporto dell’Ufficio Bandi di Confartigianato Imprese Lecco.
A esprimersi in merito alla questione, per completare il quadro, la referente di Donne Impresa Confartigianato Lecco Silvia Dozio con le seguenti parole: “Lo strumento di una sovvenzione una tantum non è la strada migliore da perseguire. Il sostegno alle imprese guidate da donne non va inteso come un’azione di inclusione sociale, di assistenza e di integrazione al reddito. Deve essere, invece, un pilastro della politica economica del Paese per rendere le donne realmente partecipi del processo di crescita competitiva dell’Italia“.
Nella provincia di Lecco si contano in attivo 1.301 imprese gestite da donne, di cui 189 da giovani donne under 35.