Il settore fieristico ha superato l’annus horribilis del Covid ed ora torna Fornitore Offresi
Dadati (Lariofiere): “Il digitale ha aggiunto valore ma la ‘presenza’ è la vera anima della fiera”
LECCO / ERBA – Fornitore Offresi era stata l’ultima manifestazione nel 2020 ad animare gli spazi di Lariofiere prima del grande lockdown: l’evento, dedicato alla filiera dell’industria meccanica, torna a febbraio e apre il 2022 del polo di Erba dopo due anni di difficoltà e anche di trasformazioni per il settore fieristico.
“Sono stati anni faticosi, con perdite significative per tutto il comparto – spiega Fabio Dadati, presidente di LarioFiere – nel 2020 le grandi fiere sono state annullate e anche con le prime riaperture hanno continuato a soffrire in particolare gli eventi internazionali per l’impossibilità di spostamento di molti operatori, soprattutto dall’Asia. Per quanto riguarda Lariofiere la ripartenza è stata con la Mostra dell’Artigianato sempre nel 2020 ma solo in digitale. Un’esperienza che ci ha convinti a investire su questo ambito dando il via a ‘Lario Fiere Digital’: con telecamere, microfoni, una cabina di regia, ci siamo specializzati nella realizzazione di webinar per terzi, un’attività che prosegue anche oggi”.
Il 2021 ha dato maggiore respiro al settore ed anche alla struttura erbese: “C’è stata RistorExpo e l’edizione successiva della Mostra dell’Artigianato di nuovo in presenza sfruttando anche la nuova componente digitale che ha permesso di ampliare, attraverso lo streaming, la partecipazione ai convegni” spiega Dadati.
“Il digitale è un’opportunità, ma la mia impressione è che le fiere abbiano confermato la loro necessità in presenza – aggiunge Dadati – non possono essere sostituite da virtuale ma possono esser integrate ad esso in modo ibrido. Vedremo se questa tendenza sarà confermata dal mercato nei prossimi anni”.
Numeri importanti per Fornitore Offresi
Ed ora torna Fornitore Offresi (dal 17 al 19 febbraio) appuntamento atteso dagli operatori della subfornitura meccanica: “Avremo 280 stand e un totale di 480 aziende partecipanti – spiega il presidente di Lariofiere – abbiamo voluto confermare le date previste alla luce anche dei dati sull’emergenza Covid che sono in miglioramento. All’estero non sempre si ha un’idea corretta della situazione sanitaria del nostro Paese ma per fortuna sono state poche le disdette di operatori stranieri, circa il 5%, che abbiamo integrato con altre prenotazioni”.
“Quello della meccanica è un comparto forte sul nostro territorio – ricorda Dadati – e che oggi si trova a fare i conti con i problemi anche di altri settori, come la mancanza di materie prime e il forte incremento dei costi di produzione. Ne parleremo nel convegno inaugurale la mattina del 17 febbraio”.
La nuova Lariofiere
Nel frattempo, il polo fieristico di Erba si prepara ad una nuova evoluzione: “Quest’anno, grazie ad un aumento di capitale dei soci (Camera di Commercio, Provincia di Lecco, Comune di Erba) e al finanziamento di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo, entrerà nel vivo il progetto di rilancio del quartiere che consentirà di ampliare le nostre attività con interventi impiantistici, di climatizzazione, di riqualificazione dell’area ristoro e dell’ingresso – spiega Dadati – questo ci permetterà di aprirci a nuove manifestazioni e rendere Lariofiere ‘viva’ tutto l’anno”.
Da martedì, inoltre, il polo fieristico di Erba tornerà al completo dei suoi spazi con il trasferimento del centro vaccinale contro il Covid, ospitato per numerosi mesi in uno dei padiglioni dell’area, in una tensostruttura esterna.