Lunedì pomeriggio gli enti coinvolti si sono trovati per un punto sulle opere
Il presidente di Lariofiere Fabio Dadati: “Valorizziamo il patrimonio industriale e imprenditoriale del territorio”
ERBA – Proseguono i lavori del progetto Make Como, la prima esperienza di “museo diffuso” della cultura dell’impresa comasca. Gli enti interessanti (Lariofiere, Camera di Commercio Como-Lecco, Provincia di Como e le amministrazioni comunali dei dieci comuni finanziati ) si sono riuniti nel pomeriggio di lunedì per fare un punto sullo stato delle opere.
“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato il presidente di Lariofiere, soggetto capofila del progetto, Fabio Dadati – l’obiettivo di Make Como è quello di recuperare, valorizzare e creare interesse sul patrimonio imprenditoriale del territorio. Si tratta di un progetto innovativo e fortemente inclusivo, il primo nel suo genere. Con gli amministratori e gli enti coinvolti abbiamo fatto un punto sui lavori, tutto procede da cronoprogramma”.
Punto di raccordo di tutti gli altri siti di interesse di Make Como sarà proprio il centro espositivo erbese: “A Lariofiere – ha spiegato Dadati – sarà realizzato l’Hub centrale del progetto, un luogo dove sia possibile cogliere l’essenza e la globalità del percorso culturale proposto impostandone la narrazione in modo innovativo e coinvolgente”. Il ‘Saper Fare’ comasco sarà raccontato ai visitatori attraverso contenuti immersivi digitali, esposizioni ed eventi dedicati, incontri con imprenditori e molto altro. “Contiamo di avviare i lavori di ampliamento del quartiere fieristico e per la realizzazione dell’Hub a maggio – ha fatto sapere Dadati – siamo nei tempi previsti”.
Nove i Comuni che nel 2019 hanno ricevuto i finanziamenti di Fondazione Cariplo nell’ambito degli Interventi Emblematici. Nell’erbese i progetti in corso riguardano Erba (Villa Candiani), Lurago d’Erba (itinerario legato alla lavorazione del vimine e del giunco), Merone (itinerario dedicato al cemento) e Ponte Lambro (ex Cotonificio).
“Make Como – ha commentato il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca – è un progetto che esalta i lavori e l’operatività delle nostre comunità, un percorso culturale che interessa tutta la Provincia e che porterà il saper fare comasco in alto. Ringrazio tutti gli enti, pubblici e privati, che hanno supportato e supportano questa proposta, come ha detto Dadati siamo di fronte ad un progetto fortemente inclusivo che speriamo non si fermi”.
L’idea, come spiegato da Giuseppe Rasella (Camera di Commercio Como-Lecco), è quella di ‘allargare’ Make Como alla vicina Provincia di Lecco dove si lavora al ‘gemello’ Make Lecco (tra i progetti da valorizzare quello del setificio di Abbadia e Moto Guzzi a Mandello): “Dobbiamo valorizzare un’area unica, quella del Lago di Como, che include anche il lecchese”. Dello stesso avviso il collega Andrea Camesasca: “Limitarci di fronte a questa potenzialità sarebbe un errore – ha commentato – Make Como è un progetto per il lancio del turismo industriale unico nel suo genere, il primo in Italia. Lo presenteremo anche a giugno agli Stati Generali del Patrimonio Industriale, un bel traguardo e una bella soddisfazione”.
Make Como si avvale della preziosa collaborazione del professor Jacopo Ibello, geografo ed esperto di patrimonio industriale, autore del libro ‘Guida al Turismo Industriale’. “Le potenzialità di questo progetto sono molto ampie – ha spiegato – il turismo industriale è sempre più di tendenza. Andremo a valorizzare anche luoghi meno conosciuti riqualificando ciò che il passato industriale ci ha lasciato, non solo vecchi mulini o forni ma interi complessi che si arricchiranno di valore e significato. Penso che questa sia la strada giusta da percorrere” ha concluso.
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