“People 2”: Confindustria punta su risorse umane, benessere e competenze

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People 2
Grande partecipazione a "People 2 "

Oltre cento imprenditori al convegno organizzato da Confindustria Como e Confindustria Lecco – Sondrio

Il presidente di Confindustria Lecco, Marco Campanari: “Abbiamo avviato un percorso di qualità creando un unicum condiviso per le risorse umane”

ERBA – Oltre un centinaio imprenditori hanno partecipato al convegno “People 2”, promosso da Confindustria Como e Confindustria Lecco-Sondrio, che ha riportato l’attenzione sul ruolo strategico delle risorse umane nelle imprese. L’obiettivo resta duplice: attrarre nuovi talenti e trattenere le competenze interne, sviluppando percorsi di crescita strutturati.

Marco Canmpanari, presidente Confindustria Lecco-Sondrio
Marco Canmpanari, presidente Confindustria Lecco-Sondrio

Il percorso dedicato alla people strategy era stato avviato un anno fa con un primo convegno ospitato, come quest’anno, a Lariofiere. Lo ha ricordato Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco Sondrio: “Dall’anno scorso abbiamo avviato un percorso di qualità e professionalità e la presenza in sala di così tante persone lo testimonia. People era nato con l’intento di confrontarsi ed interrogarsi su come interagire con le risorse umane in maniera attiva. L’obiettivo era creare un unicum aziendale riguardo mission e vision, da trasmettere al fine del raggiungimento degli obiettivi aziendali”.

Campanari ha richiamato anche la nascita della HR Community di Confindustria Lecco e Sondrio, “per mettere a fattor comune le esperienze delle risorse umane sul nostro territorio”. Quest’anno la riflessione si è concentrata in particolare su employer branding e wellbeing aziendale: “Due macro-temi centrali. Siamo qui per capire come le nostre aziende possono e devono essere attrattive per i giovani e per le risorse interne”.

Francesca Polti
Francesca Polti

Il quadro strategico è stato delineato da Francesca Polti, vicepresidente per Relazioni Industriali, Previdenza, Welfare e People di Confindustria Como: “L’anno scorso abbiamo avviato un percorso strutturato sulle relazioni interne tra azienda e collaboratore, sottolineando come la dimensione individuale sia sempre più determinante in un contesto competitivo e definito dall’incertezza”.

Polti ha evidenziato il valore distintivo delle competenze umane: “Se le tecnologie rendono più efficaci i processi, la differenza la faranno le competenze umane. Saranno veri vantaggi competitivi, portando valori unici, autentici e anche critici. La people strategy deve essere allineata alla strategia di business, coerente con i valori interni e fondata su una cultura aziendale solida, condivisa e orientata all’innovazione e alla crescita”.

La vicepresidente ha poi richiamato la necessità di una visione di lungo periodo: “Deve essere flessibile, adattiva e duratura, perché non sappiamo cosa ci attende. Deve abbracciare tutti i processi HR, dal recruiting alla formazione fino alla convivenza tra generazioni diverse. L’employer branding è fondamentale, ma occorre lavorare sull’identità aziendale interna, connessa ai fattori esterni di reputazione. Un employer branding efficace consente di ridurre assenteismo e turnover, aumentare la produttività e contenere i costi di selezione”.

Aristide Stucchi
Aristide Stucchi

Sulla trasformazione demografica è intervenuto Aristide Stucchi, consigliere per Relazioni Industriali, Previdenza e Welfare di Confindustria Lecco e Sondrio: “Le persone stanno diventando la vera risorsa scarsa del nostro tempo. È un fenomeno epocale. L’Italia vive una trasformazione demografica senza precedenti: nei prossimi anni saluteremo un’intera generazione di lavoratori esperti e la nuova non sarà sufficiente a sostituirla”.

Stucchi ha ricordato gli sforzi messi in campo dalle associazioni: “Stiamo creando percorsi credibili per i giovani, ma anche con il miglior sistema formativo la matematica demografica non ci aiuta. L’Italia è il Paese meno attrattivo per i Neet e molti giovani scelgono l’estero perché qui non trovano prospettive. Tuttavia, un dato positivo c’è: uno su tre tra coloro che sono andati all’estero sta tornando. Possiamo invertire la rotta se sapremo offrire opportunità autentiche e moderne”.

La sfida, ha precisato, si gioca dentro le imprese: “La scarsità di persone ci pone davanti a una domanda che abbiamo dato troppo a lungo per scontata: cosa significa essere un luogo in cui valga davvero la pena lavorare? L’employer branding non è uno slogan ma un impegno concreto. Il tema centrale è il benessere organizzativo, che non è una moda ma la condizione che permette al collaboratore di esprimere il proprio potenziale. Un’azienda che investe sul benessere diventa automaticamente più attrattiva, più forte e più vitale”.

Ruggero Colombo e Fabio Usuelli
Ruggero Colombo e Fabio Usuelli

Nel corso del convegno, Ruggero Colombo e Fabio Usuelli, responsabili delle Aree Relazioni Industriali, Previdenza, Welfare e People dei due enti, hanno illustrato i risultati ottenuti nell’ultimo anno. Sul territorio di Como il lavoro si è concentrato su inclusione di donne, giovani e persone di diversa provenienza, con l’obiettivo di generare valore aggiunto e rafforzare reputazione e immagine aziendale. È proseguito inoltre il percorso di certificazione sulla parità di genere sia a livello associativo sia tramite società di servizi, oltre all’organizzazione di incontri dedicati all’empowerment femminile.

A Lecco e Sondrio si è consolidata l’HR Community, che riunisce i professionisti delle risorse umane del territorio, promuovendo una gestione innovativa e proattiva delle persone. Attraverso incontri tematici sono state sviluppate nuove competenze per attrarre e trattenere i talenti.

Il pomeriggio si è concluso con gli interventi di Mariangela Calzati, HR Senior Consultant, e Valerie Schena Ehrenberger, vicepresidente di Confindustria Assoconsult e amministratrice di Valtellina Lavoro, che hanno offerto ai partecipanti spunti operativi e nuovi approcci per rafforzare il brand aziendale, migliorare il benessere organizzativo e accrescere la capacità di attrarre e fidelizzare i talenti.