Il congresso si รจ chiuso mercoledรฌ a Villasanta ospitando anche la sindacalista birmana Khaing Zar Aung
Numeri in crescita per la Fim Cisl Monza Brianza Lecco: Enrico Vacca confermato segretario generale
VILLASANTA – Si รจ concluso il 15 dicembre con la rielezione da parte del Consiglio generale di Enrico Vacca nel ruolo di segretario generale e di Eliana DellโAcqua e Lorenzo Ballerini come componenti della segreteria, il congresso della Fim Cisl Monza Brianza Lecco, la categoria sindacale della Cisl che rappresenta i lavoratori metalmeccanici.
Una crescita basata su valori condivisi
Durante il congresso, ospitato al teatro Astrolabio di Villasanta, รจ stata messa in luce la crescita della Fim Cisl Monza, sia in termini di iscritti (681 nuove tessere nei primi 11 mesi del 2021), che di delegati (336), aziende (208) e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (oltre 100). Una crescita, spiegano dal sindacato, frutto di un lavoro intenso sul territorio e di un processo di integrazione tra due territori, quello Lecchese e quello della Brianza, che ha fatto della Fim Cisl Monza Brianza Lecco (che oggi ha 7.608 iscritti), la terza Fim Cisl della Lombardia.
Il lavoro รจ stato impegnativo ed รจ passato attraverso una riorganizzazione della categoria, una maggiore formazione dei delegati (nel solo luglio e agosto scorsi sono stati coinvolti 40 persone nei corsi base), un riordino della gestione interna, contrattazione.
Ma anche di valori condivisi. “Lo slogan del congresso รจ โSindacato. Syn dike. Giustizia insieme. Possiamoโ โ osserva Vacca -. Sul territorio noi lavoriamo promuovendo la giustizia sociale. E siamo convinti che non esista giustizia sociale senza libertร . Noi abbiamo cercato di portare avanti questi valori con coerenza e convinzione e continueremo a farlo. Perchรฉ se lo faremo i lavoratori e le lavoratrici ci seguiranno”.
In questa ottica, la Fim Cisl Mbl lavorerร anche per una stretta collaborazione con Fiom e Uilm che Vacca ha definito “un valore strategico” da realizzare “giorno per giorno nella nostra azione sindacale”.
Sul territorio, la Fim si confronterร anche con aziende in continua transizione tecnologica e digitale. Ancora Vacca: “Siamo consapevoli che senza investimenti non esiste lavoro ma รจ bene ricordare che questi devono sempre tenere conto delle ricadute sulle persone e sul territorio”. Per questo motivo, a suo parere le risorse investite “devono portare sviluppo, occupazione e valorizzazione delle persone e del lavoro. Questa per noi รจ la giusta transizione. Una transizione che non lasci indietro nessuno e che punti in modo deciso sulla formazione”. In questo senso, la contrattazione ha un ruolo importante nella quale operatori e delegati hanno lโopportunitร di mettere alla prova le loro capacitร e svilupparle.
“La Fim Cisl Monza Brianza Lecco sarร quindi impegnata a portare avanti lโidea di un sindacato portatore di giustizia e di unโutopia razionale, conquistare le persone, le donne e gli uomini che la vivono ogni giorno, prima nel cuore e poi nella testa, prima nel pensiero e poi nellโazione”.
“I problemi che dovremo affrontare sono diversi โ conclude Vacca โ dal riaffermarsi di forze antidemocratiche alla profonda crisi economica innescata dalla Pandemia, che ha portato ad un allargamento delle disuguaglianze sociali, dallโimperativo di governare la transizione tecnologica garantendo la formazione dei lavoratori, alla necessitร di mettere i giovani e le donne al centro dello sviluppo sostenibile del Paese attraverso i fondi di Next Generation Eu. Quella che ci attende รจ una battaglia di civiltร , che abbia il suo epicentro nel lavoro ma che respiri tensioni valoriali profonde”.
Durante la mattina รจ intervenuto il segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco, Mirco Scaccabarozzi, che ha ricordato le ragioni della manifestazione di sabato 18 dicembre โPer lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilitร scende in piazzaโ e la posizione della Cisl: “Non รจ lo sciopero la via giusta, in questo momento storico รจ necessario agire con coesione, responsabilitร e partecipazione sociale. Gli spazi di interlocuzione ci sono e la Cisl andrร a fondo delle questioni aperte, come il consolidamento del 1,5 miliardi aggiuntivi sullโIRPEF, maggiori dotazioni finanziare sulla non autosufficienza, fondi aggiuntivi per la formazione e a contrasto del caro bollette”.
Khaing Zar Aung: “Sostenete la democrazia in Birmania!”
Presente al Congresso anche Khaing Zar Aung, sindacalista birmana della Confederation of Trade Unions of Myanmar, costretta a vivere in Germania come rifugiata perchรฉ la sua attivitร sindacale la esporrebbe al rischio della prigione e delle torture.
“La comunitร internazionale โ ha detto Khaing Zar โ deve sostenere il Governo di unitร nazionale in esilio e lโAlleanza per il lavoro del quale il sindacato fa parte e rappresenta una alternativa democratica e non violenta. Le organizzazioni internazionali devono promuovere le sanzioni economiche per colpire gli interessi dei militari (che trovano un appoggio nella Cina). La dittatura deve finire. Il Myanmar deve tornare una democrazia”.
Ugo Morelli: “Nuovi linguaggi sindacali per un lavoro che cambia”
Una testimonianza forte, quella della sindacalista birmana, che ha focalizzato lโinteresse delle persone presenti cosรฌ come lโintervento di Ugo Morelli, psicologo del lavoro e delle organizzazioni che, insieme al responsabile della formazione della Fim Cisl nazionale Rosario Iaccarino, ha parlato ai delegati presenti di lavoro che cambia e rappresentanza, i temi alla base di una ricerca effettuata dalla FIM CISL Nazionale.
“Accanto al fare รจ necessario un pensare sindacale allโaltezza del nostro tempo” ha ribadito Morelli parlando delle sfide portate al mondo del lavoro dalla crescente digitalizzazione.
ร necessario quindi individuare nuovi codici del linguaggio sindacale, che parlino alle nuove generazioni tenendo ben presente il mutato scenario, lavorativo e sociale, in cui andiamo ad agire. Uno scenario profondamente segnato dalla precarietร del lavoro, dalla crisi climatico/ambientale (che avrร un notevole impatto nel settore automotive), dal problema demografico (secondo i dati ISTAT del 26.11.21 il rapporto tra giovani e anziani sarร di 1 a 3 nel 2050 mentre la popolazione in etร lavorativa scenderร in 30 anni dal 63,8% al 53,3% del totale) non ultima la crisi economica innescata dal Covid.