Turismo a Lecco: aumentano i visitatori, ma diminuiscono gli alberghi

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Incremento delle presenze e degli arrivi di turisti in città, ma la capacità ricettiva, soprattutto quella alberghiera, è ancora bassa

PoliS Lombardia ha fotografato la situazione del turismo a Lecco nel 2018 rapportandola ai dati registrati a livello regionale

LECCO – 47.894 arrivi e 169.725 presenze, con un saldo positivo nel triennio 2015/2018 del 204,6% (arrivi) e 186,7% (presenze). E’ un turismo in crescita quello registrato a Lecco dalla ricerca ‘Il turismo in Lombardia nel 2018’ realizzata da PoliS Lombardia, sulla base di dati Istat. Un dato, quello relativo al maggior arrivo di turisti, soprattutto stranieri, che si scontra con la contrazione del numero di alberghi.

Diminuisce il numero di alberghi e aumentano le unità extraalberghiere

Con 80 strutture alberghiere attive, il capoluogo lariano ha fatto segnare infatti una variazione in negativo tra il 2017 e il 2018 pari al 16,7%, corrispondente al meno 20% considerando il triennio 2015/2018. Va meglio sul fronte del comparto extralberghiero dove si è registrato un saldo in positivo del 46% tra il 2017 e il 2018. Incremento che sale addirittura al 145,4% se si confrontano i dati del 2015 con quelli del 2018, anno in cui si sono registrate 714 unità extraalberghiere. Chi viene in città si ferma, in media,  3,53 giorni, poco sotto la media regionale (3,64). Un dato quello relativo alla ricettività alberghiera che va di pari passo con la capacità ricettiva. Con una densità ricettiva di 35,9 posti letto per 1.000 abitanti, Lecco ha la dimensione media degli alberghi più bassa. E’ al terzo posto, invece, per la dimensione media del comparto extralberghiero, con 17 posti, dietro a Varese (827) e Brescia (21).

In crescita il numero di case e alloggi per le vacanze

In crescita il numero di case e alloggi per le vacanze: se nel 2015 Lecco disponeva di 54 strutture, per un totale di 622 posti letto, le abitazioni destinate ad affitto turistico sono diventate, nel 2018, 505 per un totale di 3.022 posti letto. L’indagine effettuata da PoliS basandosi sui dati Istat conferma l’imponente crescita, dal punto di vista dell’attrattività turistica della Lombardia. Nella classifica degli arrivi degli stranieri troviamo al primo posto Como con il 72,8%, Varese (60,4%), Milano (57,4%), Brescia (57,2%) e Lecco (56,5%). Quanto alle presenze, Como è sempre in testa (77,5%), seguita da Brescia (72%), Lecco (62,6%) e Milano (59,3%).

Il commento dell’assessore regionale

“Vogliamo diventare – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Marketing
Territoriale e Moda, Lara Magoni – la prima meta turistica in Italia. E lo dicono i numeri: la Lombardia con un tasso di crescita che e’ quasi doppio rispetto a quello dell’intero
territorio nazionale si conferma terra dal forte valore attrattivo per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche.Dai laghi alle montagne, dalle città d’arte sino agli itinerari enogastronomici siamo in grado di presentare un ventaglio di offerte diversificate e capaci di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza del turista, sia nazionale che internazionale. La nostra regione vanta anche il maggior numero di siti Unesco, ben undici, e dimostra di poter ospitare nel migliore dei modi i grandi eventi internazionali. Dopo il boom legato a Expo 2015, la difficoltà era quella di far sì che tutti i turisti arrivati a Milano scoprissero poi le altre località regionali. Una sfida che, dati alla mano, abbiamo vinto, grazie anche alle politiche regionali che valorizzano i nostri territori. E’ questo solo il punto di partenza di una vision complessiva che deve mirare alla valorizzazione anche dei piccoli borghi per rendere la Lombardia sempre più una destinazione privilegiata a livello internazionale”.