Dati incoraggianti dalla campagna di comunicazione attuata quest’estate
L’assessore Nessi: “In futuro punteremo anche su un target “alto”. Aiuteranno le due nuove strutture ricettive in arrivo”
MANDELLO – 62.192 pernottamenti, 5.049 accessi all’InfoPoint tra aprile e ottobre (+7% rispetto al 2022), 15.350 ingressi alla Moto Guzzi (più 30 mila accessi durante il Motoraduno), 2.935 presenze alla Torre di Maggiana. Per chi vede ancora Mandello come un paese che fa fatica a scollarsi di dosso il suo passato industriale, forse è tempo di ricredersi, perché i numeri dicono altro. I numeri dicono che a Mandello si sta imponendo una nuova stagione, quella turistica.
“Da parte mia e degli operatori turistici la soddisfazione è tanta perché tutti abbiamo visto crescere i numeri delle presenze sul territorio con conseguente ricaduta positiva sulle attività commerciali e dell’ospitalità”, il commento di Silvia Nessi, assessore al Turismo e al Commercio. Accanto a lei in sala consiliare a rendere noti i risultati della stagione 2023 anche Rinaldo Citterio, presidente della Pro Loco, e Leonardo Ciappesoni, responsabile dell’InfoPoint di Mandello.
Successo che si deve anche ai primi passi mossi con ‘Explore Mandello’ gli anni scorsi, resi più solidi con la campagna di comunicazione portata avanti tra luglio e ottobre 2023. Un progetto di ‘Destination Branding’ mosso dall’agenzia torinese MDA di Marco D’Angeli (anch’egli presente in sala), che in primis ha puntato sulla costruzione di un’identità unificata per Mandello, che suscitasse un sentimento di orgoglio nella cittadinanza, illustrando le “emozioni” che si possono vivere sul territorio. Lo stesso logo della campagna richiama e racchiude le esperienze mandellesi: lago montagna, outdoor, enogastronomia.
“Per promuovere Mandello abbiamo sviluppato questi temi: Istituzionale, Food, Outdoor & Sport, Eventi, Moto Guzzi portandoli in tre campagne d’affissione in diversi comuni lecchesi; realizzando brochure, pieghevoli, e altro materiale da distribuzione; press tour e campagne sui social media”, spiega D’Angeli. In particolare su quest’ultima il creativo si sofferma: “Se un comune così “piccolo” ottiene simili risultati, e per giunta con un budget modesto (42 mila euro, di cui 30 mila da Regione Lombardia e la restante parte stanziati dal Comune), vuol dire che c’è tanto su cui lavorare e da sviluppare. I numeri ci dicono che è possibile”.
Moto Guzzi e outdoor i punti forti
97.061 riproduzioni globali dei video pubblicati sui social, oltre 45 mila click sul sito visit.mandello.it, 600 nuovi followers guadagnati sulle pagine Facebook e Instagram, di cui solo 3 hanno abbandonato. Interessante anche la provenienza degli utenti che hanno interagito con i contenuti delle tematiche trattate nella campagna (ricordiamo: Istituzionale, Eventi, Food, Sport & Outdoor, Moto Guzzi): la maggior parte, chiaramente, è stanziata in Lombardia, altri si trovano in Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna e in Svizzera. Soprattutto per quanto riguarda Food, Sport & Outdoor e Moto Guzzi, dove fa capolino anche il Veneto.
Mediamente il target interessato alle esperienze mandellesi si aggira intorno ai 35 anni, età che si alza entrando nel campo ‘Food’. Qui una curiosità: la foto più cliccata sui social è stata un piatto di carpione. Argomento ad andare fortissimo ‘Sport & Outdoor’, ma in termini di interazioni nessuno batte i contenuti legati alla Moto Guzzi, con numeri da capogiro: 25.656, raddoppiate e, in alcuni casi, quadruplicate e quintuplicate rispetto agli altri temi.
Cosa c’è nel futuro turistico di Mandello?
E in ottica futura? L’obiettivo è fare un salto di livello, portandosi in una fascia attrattiva più alta: “Il turismo di target medio già lo abbiamo – spiega Nessi – con l’arrivo nei prossimi quattro-cinque anni di due nuove strutture ricettive di qualità, una all’ex Vellutificio Redaelli, l’altra prevista nel piano di riqualificazione del polo Moto Guzzi, il paese dovrà tenersi pronto a questo tipo di utenza”. Uno step per arrivarci già nella campagna di comunicazione di quest’estate, con l’inserimento di un Educational Tour di Mandello nella testata ‘premium’ ‘Bubble’s’, distribuita in una tiratura limitata di copie (3.500) presso location esclusive.
Altri progetti: “Stiamo completando il lavoro sulla cartellonistica turistica, dove abbiamo puntato anche sulla realizzazione di un ‘Percorso dell’olio’ tra Olcio e Somana, in mezzo agli uliveti. La speranza è che sia pronta entro la prossima primavera”, l’augurio dell’assessore. Non da ultimo l’agognato nuovo Infopoint, atteso per il prossimo anno terminati i lavori di riqualificazione dei giardini, attualmente in corso.
Poi, a fare la differenza, sarà la capacità di fare squadra: aziende turistiche, comuni, consorzi, stakeholders. “Soprattutto stiamo cercando di far comprendere che una persona che arriva sul nostro lago porta benefici a tutto il territorio – sottolinea Nessi – in questi anni abbiamo gettato le basi per fare rete partecipando, come paesi della sponda orientale e con Colico a fare da capofila, a diverse fiere internazionali (a cui ha preso parte anche il presidente della Pro Loco Citterio ndr). Oltre naturalmente al Viandante, che lega tutti i Comuni del lago. Durante l’estate poi, gli stessi Infopoint si tengono in contatto, scambiandosi informazioni utili per i turisti, che un giorno possono fermarsi a Mandello, quello dopo andare a Varenna, oppure a Bellagio”.
Per rafforzare ancor più la necessità di una coesione, l’assessore al Turismo e al Commercio dichiara: “Io sono sempre stata favorevole alla rete, non dobbiamo farci concorrenza gli uni con gli altri, perché la concorrenza ci fa morire”.
Tra le complicazioni da risolvere, l’annosa questione battelli. Soprattutto durante l’ultima stagione estiva, muoversi sul lago è diventato un incubo in certi frangenti, con code agli scali e mezzi troppo pieni. E sul ramo lecchese d’inverno, salvo poche eccezioni come Varenna e Bellano, di battelli invece non ce ne sono. Sicuramente un aspetto a cui ripensare per portare un turismo destagionalizzato sul Lago di Como, anche perché gli accessi all’InfoPoint segnalano un incremento soprattutto nei mesi di aprile e settembre, tradizionalmente non considerati di punta.
Anche sul Sentiero del Viandante si sta andando in questa direzione. “Gli escursionisti lo evitano d’estate perché fa troppo caldo, preferendo percorrerlo fuori alta stagione”, racconta Ciappesoni, che conosce i flussi sul sentiero in quanto, oltre che responsabile all’InfoPoint, è operatore museale alla Torre di Maggiana.