VERDERIO – Un premio di risultato da 1.500 euro annui, a cui si aggiunge un incremento economico aggiuntivo su straordinario e flessibilità oraria straordinaria. Oltre a una particolare attenzione alla sicurezza e alla conciliazione tra lavoro e vita privata. Sono i più che positivi risultati raggiunti con il nuovo accordo di secondo livello alla Da – Tor di Verderio, ditta produttrice di elementi per fissaggio, i dadi per raccordi utilizzati dalle case automobilistiche e nell’industria degli impianti oliodinamici.
Un esempio da seguire
Non a caso, Domenico Alvaro, sindacalista della Fiom Cgil, parla di un esempio da seguire mentre la collega Lorena Silvani, della Fim Monza Brianza, sottolinea l’accordo concreto “in un contesto generale industriale in cui si pensa solo al profitto”. L’azienda, che si sviluppa in due siti aziendali uno a Verderio e l’altro a Calco, conta circa 130 lavoratori. L’accordo, votato a larghissima maggioranza dei lavoratori, è stato siglato da Fim Monza Brianza Lecco, Fiom Lecco e Uilm Lecco. Arriva dopo diversi mesi di trattativa, dovuti anche al cambio di proprietà dell’azienda avvenuto in questa fase.
Oggi Da – Tor è di proprietà della famiglia Crippa
Oggi la Da – Tor è di proprietà della famiglia Crippa, la stessa che si è distinta sul territorio per gli importanti investimenti fatti recentemente alla Technoprobe di Cernusco Lombardone. Nell’accordo integrativo Da – Tor sono stati raggiunti risultati concreti sia per la parte normativa che economica. Sono state rafforzate le relazioni sindacali ed è stato previsto un un percorso di stabilizzazione per i lavoratori da contratto interinale a contratto a tempo indeterminato. Non solo ma è stato rafforzato il percorso della formazione continua di 24 ore pro-capite a lavoratore con registrazione individuale tramite registro formativo.
Attenzione alla sicurezza
Non poteva mancare una particolare attenzione alla sicurezza con la creazione di una commissione mista tra Rsu, Rls e Rspp e l’istituzione del registro dei mancati infortuni. Prevista anche la sperimentazione dei break formativi come metodo innovativo sulla formazione sicurezza lavoratori. Particolare attenzione viene poi posta sulla conciliazione vita/lavoro dei dipendenti, con rafforzamento della procedura di richiesta ferie/par, permessi per i neo padri e conferma di 8 ore di permesso retribuito per la visite specialistiche per dipendenti che ora possono essere estese anche ai figli. Dal punto di vista economico spicca il premio di risultato di 1.500 euro annui, con incremento economico aggiuntivo su straordinario e flessibilità oraria straordinaria, con possibilità in prospettiva per l’inserimento del Welfare.
Soddisfatti i sindacati
Soddisfatti i sindacati. Per Lorena Silvani, della Fim Monza Brianza Lecco, “l’accordo raggiunto è concreto e avviene in un’azienda con grande prospettiva di sviluppo. Riconosce inoltre l’importanza della formazione, della sicurezza, delle conciliazione vita/lavoro e un riconoscimento economico aggiuntivo. Un aspetto, quest’ultimo, molto importante in un contesto generale industriale in cui si pensa solo al profitto”. Domenico Alvaro, della Fiom Lecco, aggiunge: “Dopo la Calvi spa un’altra azienda del territorio ha deciso, nonostante l’incertezza e le difficoltà dei mercati in cui si opera, di puntare non solo al controllo dei costi, ma anche di investire sull’innovazione del prodotto, sulla qualità e sull’incremento della produttività da ottenere attraverso investimenti sui macchinari. Oltre a questo, queste aziende stanno dimostrando con gli accordi sindacali sottoscritti che tutto ciò può essere fatto, non a discapito delle condizioni salariali e lavorative dei propri dipendenti ma anzi, dando risposte positive, anche alle loro richieste di miglioramento. Speriamo che questi esempi siano seguiti da altre imprese in cui si è aperta la contrattazione aziendale perché è necessario ritornare a mettere al centro del lavoro le persone”.