Scaduto anche il contratto d’affitto tra la Voss e la proprietà dell’area: “Al lavoro per la reindustrializzazione”
Dei 70 lavoratori alcuni hanno già trovato un nuovo posto di lavoro, altri stanno utilizzando gli ammortizzatori sociali in attesa della ricollocazione professionale
OSNAGO – Alcuni sono riusciti a trovare un altro impiego nel giro di poche settimane, altri hanno deciso di aderire al percorso individuato dalla Regione con la dote unica lavoro e altri infine entreranno a far parte del progetto di riqualificazione professionale che diversi enti e agenzie territoriali, tra cui Comune e Provincia, stanno portando avanti con l’idea di partecipare al bando regionale “Azione di rete per il lavoro”.
Stiamo parlando dei 70 lavoratori della Voss di Osnago, il cui stabilimento in via Stoppani (la multinazionale tedesca ha invece mantenuto attivo l’altro polo produttivo in via Olivetti) ha cessato l’attività alcuni mesi fa. Frutto di un’estenuante trattativa sindacale, in cui non erano mancati momenti di aspra e forte tensione, l’accordo raggiunto tra i sindacati e la proprietà, sottoscritto a febbraio di fronte al Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, ha previsto, oltre all’incentivazione all’esodo per 6 lavoratori prossimi alla pensione, l’applicazione della cassa integrazione guadagni ordinaria per Covid 19 e l’attivazione di tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale tra cui la cassa integrazione straordinaria.
Un “cuscinetto” fondamentale per permettere a tutti i dipendenti, molti dei quali donne che avevano iniziato a lavorare nella ditta quando ancora si chiamava Larga, di poter trovare un nuovo sbocco occupazionale nel mondo del lavoro in un periodo comunque delicato come quello attuale, con l’incognita rappresentata dall’epidemia Covid. Così come promesso e sottoscritto in occasione dell’accordo quadro, gli enti coinvolti stanno portando avanti il percorso di riqualificazione occupazionale dei lavoratori Voss.
“Diversi attori sono in campo per confezionare un progetto di formazione, svolto in collaborazione con diverse agenzie del territorio e coordinato dalla Provincia – puntualizza il sindaco osnaghese Paolo Brivio – . E’ uno strumento in più che va ad affiancarsi, senza sostituirlo, a quello della dote unica del lavoro, prevista dalla Regione a cui hanno già aderito 19 lavoratori”. Sono 45 gli operai (dei 70 complessivi) che devono ancora trovare un ricollocamento stabile. “Molto dipenderà anche dalla ripresa complessiva del mercato del lavoro – continua cauto Brivio -. Il progetto in fase di dirittura, che si candiderà anche al bando regionale, vuole rappresentare uno strumento in più per permettere ai lavoratori di acquisire competenze e abilità tali da arricchire la propria formazione. Per ora 11 persone si sono dette interessate a parteciparvi, a cui se ne potranno aggiungere anche di nuove e anche quelle che già hanno aderito alla dote unica lavoro”.
L’amministrazione comunale si era anche impegnata ad affrontare l’altra importante questione relativa al mantenimento della destinazione industriale dell’area di via Stoppani, dove non è più visibile l’insegna, a caratteri rossi, della Voss: “Su questo fronte ci sono ragionamenti in corso anche se non vi sono novità sostanziali. Dal 1° giugno è scaduto il contratto di affitto che legava la Voss alla proprietà dell’area, ovvero i referenti dell’ex ditta Larga. L’impianto industriale di fatto è ancora attivo, e questo potrebbe rappresentare un fattore positivo per qualche imprenditore interessato a subentrare con una propria attività, potendo fare affidamento anche sugli sgravi e i benefici previsti dalla legge per chi assume dando una ricollocazione industriale a uno stabile”.