Continuano i picchetti dei Cobas alla Spreafico Frutta di Dolzago
Forze dell’ordine sul posto, bloccata la provinciale
DOLZAGO – Un cordone di poliziotti a interrompere la provinciale, frapponendosi tra i lavoratori in protesta e il restante personale dell’azienda uscito per manifestare il proprio disagio per la situazione sempre più tesa in queste settimane. Con loro anche i vertici della Spreafico Frutta. Una situazione esplosiva e che sta vivendo la sua fase più complicata martedì mattina con l’arrivo in forze della polizia, carabineri e guardia di finanza a vigilare sulla situazione.
“Continueremo con la mobilitazione finché la cassa integrazione non sarà stabilita a rotazione per tutti i lavoratori e non solo a chi non è gradito all’azienda”. Luca Esestime dei Si Cobas ci aveva fatto sapere questa mattina che i picchetti alla Spreafico Frutta non si esauriranno almeno finché non verranno riconosciute le motivazioni della protesta.
Da lunedì è ripresa l’agitazione davanti ai cancelli della sede di Dolzago della nota impresa di distribuzione di frutta e verdura.
Fuori ci sono i lavoratori delle cooperative messi in cassa integrazione, la motivazione è il calo delle commesse subito nell’ultimo periodo dalla Spreafico Frutta ma per i Cobas “si tratta di un provvedimento discriminatorio – spiega Esestime – perché va a colpire nostri iscritti che hanno preso parte agli scioperi delle scorse settimane. Ben 89 lavoratori. Nel frattempo l’azienda continua ad assumere lavoratori interinali attraverso cooperative e agenzie del lavoro. Li stanno sostituendo”.
“Se era necessaria la cassa integrazione – conclude – allora sia a rotazione per tutti”. Gli iscritti ai Cobas hanno quindi continuato in questi giorni il loro picchetto.
VIDEO – Il racconto della giornata di proteste
Una situazione che si trascina ormai dall’estate e che resta delicatissima, con un clima di tensione dentro e fuori dall’azienda e disagi anche sulla provinciale: nella notte alcuni camion dell’azienda hanno bloccato la strada posizionandosi su entrambe le corsie di marcia. Si tratta di mezzi pesanti che hanno trovato l’accesso in azienda bloccato dal picchetto e hanno sostato sulla strada. Poi i camion, per bypassare il picchetto, sono stati fatti passare nel prato che conduce verso il parcheggio sul retro dell’azienda.
In mattina la situazione è ulteriormente degenerata. Dopo un confronto in azienda, i il restante personale ha deciso di uscire per manifestare il proprio disagio per le continue proteste che stanno mettendo in difficoltà l’azienda anche dal punto di vista economico, per mancate consegne ai clienti. Sul posto anche il sindaco di Dolzago, Paolo Lanfranchi.
Nel pomeriggio è previsto un nuovo tavolo in prefettura nella speranza di poter risolvere la situazione. Intanto la provinciale resta chiusa al traffico con le forze dell’ordine a vigilare sulla sicurezza.