LECCO – Il rifugio è storia, tradizione e territorio. Ma l’utente di oggi è sempre più esigente e quindi è necessario stare al passo con i tempi. Ed è in quest’ottica che va visto il marchio “Q – Ospitalità Italiana” rivolto ai rifugi alpini ed escursionistici lombardi. Il progetto, promosso da Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo, ha l’obiettivo di favorire il riposizionamento competitivo del comparto turistico montano lombardo attraverso il miglioramento della qualità e affidabilità dei servizi e nello stesso tempo di ampliare la rete di offerta ricettiva per giovani e famiglie anche in vista di Expo 2015.
L’iniziativa è stata presentata giovedì 3 maggio, presso la sede di Confcommercio Lecco, alla presenza del neo assessore regionale a Sport e Giovani, Luciana Ruffinelli. Insieme a lei al tavolo il consigliere regionale Carlo Spreafico, il segretario generale di Confcommercio Lecco, Alberto Riva, il presidente del Gruppo Rifugi di Confcommercio Lecco, Elena Sangalli, e la rappresentante della Camera di Commercio di Lecco, Mara Kessler. In sala la stragrande maggioranza dei rifugisti del territorio lecchese interessati a conoscere le novità e le proposte.
A dare il via ai lavori è stato il segretario Alberto Riva che ha rimarcato “il lavoro di Confcommercio Lecco per favorire il turismo che si sviluppa sulle nostre montagne: oggi i rifugi sono sempre più attenti ai clienti, agli utenti che cercano un turismo a contatto con la natura” e ha sottolineato come il marchio di qualità debba essere visto “non come un punto di arrivo ma di partenza per migliorarsi ulteriormente”.
L’assessore regionale Luciana Ruffinelli ha spiegato la posizione della Regione: “Alla montagna vogliamo dare grande attenzione: è un dovere istituzionale. Nel recente passato la montagna ha potuto beneficiare di 3,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per la riqualificazione e l’ammodernamento dei rifugi, senza dimenticare i 300 mila euro del bando sulla connessione alla banda larga. Vogliamo attirare sempre più giovani sulle nostre montagne”. E ha aggiunto: “Passione e buona volontà sono sempre fondamentali, una ricetta universale contro la crisi. Ma oggi bisogna fare di più per competere meglio. Il marchio “Q – Ospitalità Italiana” vuole essere uno stimolo ulteriore, per chi vive dentro i rifugi, ad adeguarsi a degli standard minimi, un segnale importante in particolare per i turisti stranieri. Come Regione vogliamo accompagnare i gestori e valorizzare sempre più la risorsa montagna nella sua interezza”.
Il consigliere regionale Carlo Spreafico, anche presidente dell’associazione “Amici della Montagna”, ha precisato: “Quella del marchio non vuole essere un’operazione di marketing fine a sé stessa, ma va vista all’interno di un percorso importante che Regione Lombardia sta facendo da alcuni anni in favore della montagna. Vorrei ricordare che Lecco, Como e Sondrio hanno ottenuto 2,3 milioni sui 3,5 milioni di euro messi a disposizione per la riqualificazione dei rifugi a dimostrazione della grande attenzione. Ma è bene ricordarsi che la battaglia in favore della montagna non è terminata, nonostante le molte leggi approvate. Ora bisogna lavorare per ottenere dalla Unione Europea il riconoscimento di una grande macro regione alpina europea”. E ha continuato parlando di Expo 2015: “Anche Lecco deve prepararsi a intercettare quanti arriveranno a Milano per questo grande evento. E in questo senso la montagna deve esserci a tutti i costi: è una responsabilità che devono assumersi la Regione e gli operatori. Il marchio è un ottimo viatico per mettersi in rete e accrescere lavoro e visibilità”.
Dopo il breve intervento in rappresentanza della Cciaa di Mara Kessler, il presidente del Elena Sangalli ha ricordato i numeri del gruppo, nato in seno a Confcommercio meno di due anni fa, che vede iscritti 30 rifugisti sui 34 presenti nel Lecchese e ha evidenziato la bontà dell’iniziativa del marchio.
E’ stato dato quindi spazio agli interventi più tecnici di presentazione delle azioni regionali a favore della montagna e del marchio “Q Ospitalità Italiana”. Al termine infine gli operatori presenti hanno potuto rivolgere domande di chiarimento e avanzare osservazioni e suggerimenti.