L’azienda tedesca ha annunciato di voler chiudere la torneria di via Stoppani lasciando a casa 70 dipendenti
I lavoratori sono in presidio da lunedì e hanno ricevuto la visita del sindaco Brivio: “Si arrivi al confronto senza alterare lo stato di fatto in azienda”
OSNAGO – Voss di Osnago, convocato per il 23 dicembre alle 17 in Provincia il tavolo istituzionale per la crisi alla luce della decisione annunciata dall’azienda tedesca di chiudere la torneria di via Stoppani, lasciando a casa 70 dipendenti. L’incontro arriva dopo che da lunedì hanno allestito un presidio davanti ai cancelli dell’ex Larga, ribadendo la propria contrarietà a una decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno. “Per noi è stata una doccia fredda” hanno detto ieri i rappresentanti sindacali chiedendo il coinvolgimento delle Istituzioni per arrivare a una revisione della scelta o quantomeno a un percorso di salvaguardia occupazionale dei lavoratori coinvolti, di cui la metà sono donne.
Il 23 il tavolo di crisi in Provincia
La risposta è arrivata, con la convocazione il giorno dell’Antivigilia del tavolo di crisi. Saranno presenti, insieme ai sindacalisti Domenico Alvaro della Fiom Cgil e Lorena Silvani della Fism Cisl che stanno seguendo la vicenda, anche i consiglieri Felice Rocca e Giuseppe Scaccabarozzi, un rappresentante di Api e l’amministratore delegato dell’azienda tedesca Socrate Rossi.
All’incontro, convocato per cercare di scongiurare la chiusura del polo produttivo di via Stoppani, uno dei due della Voss situati a Osnago, prenderà parte anche il sindaco Paolo Brivio che lunedì scorso è passato, insieme all’assessore ai servizi sociali Antonella Rampichini, al presidio dei lavoratori davanti ai cancelli della ditta. “Ieri, martedì, è stata la volta della vicesindaco Maria Grazia Caglio e degli assessori alle attività produttive Felice Rocca e all’istruzione Tullia Ascari, insieme ad altri consiglieri” puntualizza il sindaco Brivio. Che aggiunge: “Il Comune non ha competenze dirette nella vertenza, ma parteciperà al tavolo di confronto, su invito dell’Unità di crisi della Provincia. In quella sede, ribadirà la volontà di attivare risorse economiche per fare fronte, nei mesi a venire, a eventuali bisogni sociali che dovessero scaturire dalla vicenda”.
La questione è già stata affrontata ieri sera durante la riunione congiunta delle consulte bilancio e servizi sociali. “In questa prospettiva nella variazione di bilancio dei prossimi giorni, relativa ai fondi trasferiti dal governo ai comuni per fare fronte alle conseguenze dell’attuale stato di emergenza sanitaria, si terrà conto anche della necessità di rispondere, nei prossimi mesi, alle fragilità occupazionali che dovessero emergere tra i cittadini di Osnago”.
Brivio aggiunge: “In questa fase, raccogliendo le preoccupazioni espresse da lavoratori e sindacati circa il possibile trasferimento di macchinari e attrezzature (verso la Germania, sede del gruppo Voss, o verso altri impianti industriali), formulo l’auspicio che si arrivi all’apertura del confronto tra le parti senza alcuna alterazione dello stato di fatto, e invito dunque l’azienda a desistere da eventuali provvedimenti in proposito”.
Il concetto è chiaro: “L’impoverimento degli impianti e delle attrezzature della torneria Voss non solo pregiudicherebbe la possibilità di mantenere produzione e lavoro nello stabilimento di via Stoppani (obiettivo che è caro anche al Comune), non solo incrinerebbe il clima di lealtà e rispetto reciproco che deve stare alla base del confronto tra azienda, lavoratori e sindacati, pur nella comprensibile diversità di posizioni e obiettivi, ma costituirebbe anche un affronto alla storia industriale ed economica di Osnago, che nel dopoguerra ha avuto uno dei suoi punti di forza e di maggiore sviluppo proprio nel sito produttivo e negli impianti ex Larga. Scalfire quella storia significherebbe minare la credibilità di Voss presso un’intera comunità e un territorio, nei quali il gruppo industriale tedesco si propone in ogni caso di continuare a operare”.