LECCO – Nuova Lecco – Ballabio chiusa momentaneamente questa mattina, giovedì, per “rilievi da parte della Polizia” e traffico dirottato sulla vecchia. Risultato (abbastanza prevedibile): camion incastrati nel budello stradale tra Laorca e Malavedo con mezzi bloccati per quasi un’ora.
La “solfa” è sempre quella ma Lecco non ha ancora un piano d’azione rapido e tempestivo da far scattare nei momenti di chiusura (anche improvvisa) della Nuova Lecco – Ballabio. Perché siamo ancora così disorganizzati?
Se lo chiedono i cittadini, gli automobilisti e i camionisti. Camminando a fianco del lungo serpentone questa mattina abbiamo ascoltato la pioggia di critiche, non sempre gentili, da parte di coloro chi si sono ritrovati, per l’ennesima volta, bloccati nel traffico. Treni persi, appuntamenti saltati, lavori rimandati, consegne giunte in ritardo.
Il problema lo si conosce, la soluzione pure: quando la nuova Lecco – Ballabio è chiusa sulla vecchia deve essere istituito un senso unico alternato per i mezzi pesanti e lo si deve fare in tempi rapidissimi. Non sta a noi entrare nel merito, ma sta a chi amministra trovare il modo di per poterlo fare in maniera puntuale e tempestiva.
Un altro aspetto è l’informazione in tempo reale. Quando ci sono code anomale, la nostra redazione viene tempestata di chiamate; tolti i curiosi, molti hanno bisogno di informazioni sul traffico per sapere se è il caso o meno di imboccare la strada da e per la Valsassina.
Se vale il famoso slogan “Viaggiare Informati” del CCISS (Centro di Coordinamento delle Informazioni sulla Sicurezza Stradale) si prenda esempio. La tecnologia ormai non è più un problema, un’idea potrebbe essere quella di installare dei cartelli a messaggio variabile a Ballabio o prima ancora a Balisio e a Lecco, in zone strategiche, questo non risolverebbe il problema, ovviamente, ma aiuterebbe automobilisti e camionisti a valutare la salita o la discesa dalla vecchia strada quando quella nuova viene interrotta.
Il problema resta, risolverlo non è possibile, ma limitarlo sì.
Un dovere per Comune, Provincia e Anas da assolvere in breve tempo. Lo chiedono cittadini, automobilisti, camionisti… e il buonsenso.