Parole come Pietre: “Fake news, hate speech e discriminazioni”
LECCO – Il mese di ottobre porta con sé tre appuntamenti targati Parole come pietre: settimana di azione contro fake news, discorsi d’odio e razzismo, progetto promosso da Les Cultures Onlus in collaborazione con Telefono Donna, Renzo e Lucio, Il Grande Colibrì e Dinamo Culturale e pensato proprio per creare occasioni di riflessione intorno a temi fondamentali del nostro presente, dall’hate speech alle fake news, passando per la discriminazione.
Un’iniziativa pensata in occasione della XVI settimana di azione contro il razzismo, promossa per lo scorso marzo da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ma che a causa della pandemia è slittata al mese di ottobre.
Tre serate, quindi, tutte a ingresso libero e in programma alle 21.
Venerdì 16 ottobre ci si dà appuntamento nella Sala conferenze di Palazzo delle Paure di Lecco per un evento incentrato su un altro fenomeno della nostra contemporaneità: si tratta del convegno dedicato a fake news e hate speech. Moderate dalla giornalista lecchese Katia Sala, Noemi Urso e Gabriela Jacomella porteranno un po’ della loro esperienza sul tema e dialogheranno nel tentativo di offrire strumenti per sapersi muovere correttamente tra le notizie in rete. Redattrice editoriale ed esperta di comunicazione, Noemi Urso tiene lezioni su fake news e alfabetizzazione digitale e, come detto, è caporedattrice di BUTAC – Bufale un tanto al chilo, uno dei siti più conosciuti e visitati nel panorama del debunking italiano.
Un’occasione, la serata, per conoscere più da vicino un progetto che conta centinaia di migliaia di visite al mese e collaborazioni autorevoli con il mondo del giornalismo, della divulgazione scientifica e della medicina. Accanto a lei Gabriela Jacomella, giornalista e formatrice che nel 2016 ha fondato Factcheckers, la prima associazione a livello internazionale a occuparsi esclusivamente di educational fact-checking. Policy Leaders Fellow presso la School of Transnational Government dell’Istituto Universitario Europeo, Jacomella è anche parte del team del Centre for Media Pluralism and Media Freedom, sempre all’Istituto Europeo.