Bergamo, la Finanza sequestra 17mila articoli di Halloween non sicuri

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halloween Guardia Finanza Bergamo gdf

Controlli intensificati dalla Compagnia di Treviglio in vista del 31 ottobre 2025

Sei rappresentanti legali di società di import-export segnalati alla Camera di Commercio per violazioni al “Codice del Consumo”. “Tutela dei bambini e del mercato onesto”, spiegano le Fiamme Gialle

BERGAMO – Oltre 17 mila articoli destinati alla festa di Halloween sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bergamo nell’ambito di un’operazione mirata alla tutela dei consumatori. L’attività, condotta dai militari della Compagnia di Treviglio, ha portato anche alla segnalazione in via amministrativa di sei persone — rappresentanti legali di società di import-export — alla Camera di Commercio locale, per presunte violazioni al “Codice del Consumo”.

halloween Guardia Finanza Bergamo gdfIl sequestro è il risultato di una serie di controlli intensificati in vista delle celebrazioni di Halloween 2025. I finanzieri hanno individuato, nella bassa pianura bergamasca, diversi punti vendita al dettaglio che esponevano decorazioni, maschere e addobbi festivi privi dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e comunitaria. Gli articoli, potenzialmente pericolosi per la salute, erano pronti per essere immessi sul mercato.

Secondo quanto riferito dal Comando Provinciale di Bergamo, l’operazione assume particolare importanza non solo per l’elevato numero di prodotti sequestrati, ma anche per la loro destinazione finale: molti di essi erano pensati per un pubblico di bambini tra i 7 e i 14 anni. Un dato che accresce la gravità delle irregolarità riscontrate e rafforza il valore preventivo dell’intervento.

L’obiettivo, sottolineano i militari, è “garantire una protezione efficace degli acquirenti e un mercato competitivo, nel quale gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni di sana concorrenza”.

L’operazione conferma l’attenzione delle Fiamme Gialle verso il periodo delle festività, quando cresce la domanda di articoli stagionali e con essa il rischio di immissione sul mercato di prodotti contraffatti o non sicuri.