Dopo la pandemia del 2020, lo smart working si è affermato come scelta professionale non solo per i lavoratori autonomi, ma anche per quelli dipendenti. Per alcune persone, la flessibilità del lavoro in remoto aiuta a coniugare al meglio la vita privata e quella lavorativa, senza rinunciare alle comodità di casa oppure alla libertà di viaggiare durante l’orario di lavoro, senza intaccare la produttività.
Per svolgere bene un lavoro in smart working, però, è utile adottare alcuni accorgimenti che riguardano la postazione, i programmi da usare, i dispositivi e l’uso di Internet, che richiede l’accesso a una connessione protetta ovunque ci si trovi..
Come organizzare lo spazio di lavoro
Quando ci si trova a lavorare da casa è utile creare un piccolo spazio separato che funga da ufficio, dove prendersi cura anche della propria postura. Sedie ergonomiche, schermi della giusta altezza, illuminazione; sono tutti modi per proteggere la schiena e la vista. La zona lavoro, affinché sia efficiente, deve rimanere pulita e libera dagli oggetti di troppo.
In viaggio, invece, è importante portare con sé tutto ciò che rende agevole l’esperienza; un laptop leggero con batteria durevole, un power bank per i dispositivi mobili, delle cuffie dotate di microfono per le videochiamate. Il luogo dove si lavora può variare; che sia la lobby di un albergo o quella dell’aeroporto, può comunque essere utile proteggere la propria connessione con una buona VPN (soprattutto se si trascorre molto tempo fuori dall’Italia).
Come gestire la routine
A volte, lo smart working tende a sfumare i confini tra vita lavorativa e vita privata; pertanto, è utile stabilire una routine alla quale attenersi e rispettare degli orari fissi, per evitare di sconvolgere troppo i propri orari e di stressarsi per ogni notifica ricevuta.
Alcuni traggono beneficio dall’uso di timer, liste di cose da fare e rituali di inizio e fine giornata lavorativa. Inoltre, è utile inserire delle pause dal lavoro, da impiegare per fare esercizio fisico e scongiurare così il rischio di un’eccessiva sedentarietà, oppure socializzando con familiari, animali domestici e amici. Talvolta, infatti, lavorare da casa può incidere sulla vita sociale e ridurre il senso di comunità che alcuni apprezzano quando lavorano in ufficio. Altri, invece, possono beneficiare di una pausa creativa, oppure di un attimo di meditazione o yoga.
Strumenti utili per lo smart working
Lavorare da casa nel rispetto delle scadenze richiede delle soft skill specifiche; è importante essere in grado di operare autonomamente, senza supervisione costante, e di adattarsi agli imprevisti e ai programmi che ciascun cliente potrebbe richiedere. La conoscenza della lingua inglese è pressoché irrinunciabile in molti ambiti, soprattutto per i freelance autonomi con un’ampia varietà di clienti da tutto il mondo.
In particolare, è utile imparare a usare i programmi di cloud storage per accedere (e concedere accesso) al proprio lavoro, come OneDrive o Google Drive.
Inoltre, è fondamentale padroneggiare le applicazioni che consentono di effettuare videochiamate (Zoom, Microsoft Teams, Discord, Google Meet), utili per comunicare coi clienti e coi colleghi.

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