MILANO – Nell’ambito dell’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Milano Porta Magenta, coordinati dal P.M. Dott. Sergio Spadaro e grazie anche alla stretta collaborazione della struttura Tutela Aziendale di Poste Italiane S.p.A, sono stati colti in flagranza di reato e denunciati alla Procura della Repubblica di Milano 5 dipendenti del Centro di Meccanizzazione di Poste Italiane di Milano “Roserio” di via Cristina Belgioioso, autori di numerosi furti e manomissioni della corrispondenza sul luogo di lavoro.
Nei guai 2 uomini e 3 donne tutti di nazionalità italiana, residenti a Milano. Grazie alla stretta collaborazione con il Fraud Management di Poste Italiane per l’intera durata delle indagini, si è potuto ricostruire l’escalation predatoria (più di 500 i casi accertati). I fatti, iniziati verso la fine del 2019, avvenivano su missive e pacchi in transito presso il centro. Dall’analisi della frequenza degli episodi criminosi, dalla tipologia della corrispondenza manomessa (posta descritta e indescritta internazionale) e da vari servizi di appostamento e video controllo grazie all’installazione di microcamere nascoste, è stato possibile indirizzare l’indagine su uno specifico settore dello smistamento denominato “corrispondenza 1”.
Con l’installazione delle telecamere si è potuto individuare i 5 dipendenti autori delle manomissioni e le modalità con le quali attuavano i loro comportamenti criminosi, una tecnica evidentemente consolidata nel tempo. Nel corso dello smistamento della corrispondenza sottraevano diversi pacchi/buste da lettera riponendole all’interno di un marsupio legato in vita sotto il giubbotto di servizio fornito da Poste Italiane, dopodiché, nei pressi del proprio armadietto di servizio ne verificavano il contenuto e, se ritenuto d’interesse, se ne impossessavano.
A casa degli indagati, durante le perquisizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria, è stata rinvenuta moltissima corrispondenza trafugata con ancora le buste e gli indirizzi di mittenti e destinatari. Tutti e 5 i dipendenti sono stati denunciati per il reato di appropriazione indebita con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio, nonché per violazione e sottrazione di corrispondenza.
Per quanto concerne invece la corrispondenza sequestrata sarà cura di Poste Italiane farla giungere ai legittimi destinatari.