Vestiti contraffatti, la Guardia di Finanza confisca la fabbrica

Tempo di lettura: 2 minuti
Guardia di Finanza Como

COMO – Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como hanno dato esecuzione a una sentenza irrevocabile di applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento) emessa dal Tribunale di Monza, in seguito alla quale è stata disposta la confisca dell’opificio industriale, dal valore di 400.000 Euro circa, nonché dei macchinari, dal valore di 9.000 Euro circa, utilizzati per commettere il reato di contraffazione dei marchi di proprietà della società Louis Vuitton Mallettier.

La sentenza suggella le contestazioni mosse dai Finanzieri lariani già in data 23 marzo 2018 quando, intervenendo di iniziativa ad uno scambio di capi d’abbigliamento contraffatti a ridosso della barriera autostradale di Como, hanno proceduto, nella flagranza del reato, non solo all’identificazione dei soggetti presenti ma anche all’immediata individuazione della fabbrica, situata a Meda (MB) dove i capi contraffatti venivano prodotti.

Le perquisizioni condotte avevano quindi consentito di rinvenire non solo un’ingente quantitativo di merce contraffatta ed etichette, ma anche un impianto produttivo efficiente, consistente in numerosi macchinari per la lavorazione e stampa computerizzata dei tessuti, nonché macchine da cucire per la rifinitura e l’etichettatura dei prodotti.

Il Tribunale ha riconosciuto la sussistenza della circostanza aggravante del delitto di contraffazione per la quale è prevista anche la confisca dell’immobile e dei macchinari utilizzati per svolgere l’attività illecita. Nei giorni scorsi, i Finanzieri lariani hanno pertanto proceduto all’esecuzione della condanna e quindi alla confisca dell’immobile e dei macchinari utilizzati per commettere la contraffazione. I due imputati sono inoltre stati condannati a pene detentive: 2 anni e 3 mesi di reclusione (ridotta a 1 anno e 6 mesi per il rito) nei confronti di un soggetto per la condotta di contraffazione aggravata e 9 mesi di reclusione (ridotta a 5 mesi per il rito) all’altro soggetto per la condotta di ricettazione.