MERATE – Lago di Sartirana. Anche l’associazione Monte di Brianza prende posizione sulla vicenda all’indomani della drammatica moria di pesci chiedendo non solo che vengano individuate le responsabilità di quanto successo bensì anche che venga affrontata la questione del futuro della riserva naturale del lago di Sartirana puntando alla salvaguardia dell’intero ecosistema. Di seguito l’intervento integrale.
Qualcuno si chiederà cosa c’entra il “Monte di Brianza” con il Lago di Sartirana. Eppure il collegamento è più diretto di quanto si possa immaginare: entrambi sono parte dei corridoi ecologici della Provincia di Lecco ed entrambi, tra non molto, potrebbero entrare a far parte del territorio del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
Ecco perché come “Associazione Monte di Brianza” vorremmo inviare qualche riflessione su questo importante patrimonio naturalistico del nostro territorio, senza volerci aggiungere al coro di chi ha la soluzione in tasca e le idee chiare circa le responsabilità. Responsabilità che comunque ci auguriamo vengano presto individuate, convinti che le stesse abbiano evidenti radici lontane e non solo a livello locale.
Da associazione che ha a cuore l’ambiente siamo solo molto preoccupati e scioccati per quanto successo e cogliamo l’occasione per fare il punto della situazione.
Il rischio, come molti prima di noi hanno già detto, è quello di perdere il “lago” tra l’indifferenza generale, non tanto dell’opinione pubblica quanto delle Amministrazioni Locali e Regionali preposte alla tutela di questa riserva, in questa fase di ferie agostane.
La sua perdita non sarebbe solo per una maggioranza o una minoranza, per una parte politica: sarebbe una perdita per tutti. Perdere Sartirana, oltre all’evidenza di privarsi di un ambiente naturale e di un importante habitat equivarrebbe a perdere Cultura, Storia, Paesaggio ed Identità.
La Lombardia, malgrado la crisi del mercato immobiliare, tra il 2007 e il 2012 ha perso qualcosa come 3 mila ettari di suolo all’anno. Nel suo piccolo, l’industrializzata Brianza (che vanta uno dei maggiori tassi di urbanizzazione tra i più alti al mondo) non può permettersi di perdere ulteriore territorio naturale e tanto meno ambienti umidi (che rappresentano l’habitat a più alto tasso di perdita a livello mondiale).
Tutto questo dovrebbe invece stimolare un’azione decisa ed un piano finalmente risolutivo delle storiche criticità legate a quel luogo. Non possiamo permetterci di avere un lago che non assolve più alla sua funzione. Non possiamo nemmeno sorvolare sul fatto che il patrimonio faunistico tra pesci, rettili, mammiferi e crostacei (da tutelare e proteggere in una riserva naturale ed un Sic – Sito di Importanza Comunitario) sia in gran parte costituito da Specie aliene. Come ci siano finite tutte quelle specie di pesci tra cui il temibile Siluro nel lago visto che non posseggono zampe qualcuno dovrebbe anche spiegarlo. Sembra che il Lago di Sartirana abbia espresso la facile equazione lago = pesci. Per fortuna Sartirana “non è solo fauna ittica” ma soprattutto un ecosistema complesso e delicato e purtroppo, come abbiamo visto, molto fragile. Ed è proprio per queste ragioni che si dovranno mettere in campo tutte le azioni possibili, perché Sartirana rappresenta anche l’habitat di due specie di uccelli considerate ad alta vulnerabilità come la Moretta tabaccata e il Tarabusino comprese, proprio per questo, nell’allegato I della Direttiva Uccelli 2009/147/CEE (ed inserite nella lista delle specie di interesse conservazionistico a livello Comunitario riferite alle Convenzioni di Bonn e Berna oltre ad essere classificate SPEC 1 secondo Birdlife International 2017). Dunque, malgrado i continui “maltrattamenti”, la Riserva Naturale del Lago di Sartirana ha ancora molti assi nella manica e jolly da giocare: purché, da qui in avanti, non vengano tenuti nascosti nelle pieghe delle maniche e nessuno bari !!!
E purché ci si convinca, una volta per tutte, che l’ambiente debba essere messo al primo posto nella scala dei valori: non fosse altro perché è il luogo che ci ospita e perché quello che sta succedendo in questo periodo nella Riserva del Lago di Sartirana non risulti alla fine inutile e sprecato.
Associazione Monte di Brianza