Settore editoriale, Fragomeli (PD): “Governo incapace di tutelare i lavoratori”

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Gian Mario Fragomeli

LECCO – Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese della Brianza, commenta la risposta all’interrogazione indirizzata a Luigi Di Maio, Ministro sia del Lavoro che dello Sviluppo economico e presentata a prima firma dell’on. Alessia Rotta, Vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico:

Non è accettabile che le lavoratrici e i lavoratori della storica Elcograf Spa di Beverate di Brivio – ora in gran parte trasferiti presso altre aziende del Gruppo Pozzoni Spa – per essere tutelati come meritano dal punto di vista economico e occupazionale debbano continuare ad attendere una riforma dell’editoria che, probabilmente, non arriverà mai. Forse però Di Maio, vista e considerata la risposta data alla nostra interrogazione, pensa che queste famiglie possano tranquillamente aspettare il prossimo autunno per mangiare.

Vista la pesante crisi del settore editoriale e in riferimento alla situazione tanto della Elcograf quanto della ex Mondadori Printing – spiega il parlamentare dem – abbiamo chiesto al Ministro competente di adottare al più presto tutte le iniziative di sua pertinenza in grado di allungare la durata degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori coinvolti. Al contempo, abbiamo inoltre richiesto di verificare se sia ipotizzabile una riconversione delle aziende interessate che possa salvare quanti più posti di lavoro possibile. Stiamo parlando di oltre quattrocento donne e uomini, di famiglie che hanno chiesto aiuto, di persone preoccupate per il proprio futuro ma che nulla hanno ottenuto. Dopo gli ammortizzatori disposti dai precedenti Governi a guida Pd, l’attuale Esecutivo non ha provveduto neppure al rinnovo della cassa integrazione. Non è con una cerimonia di avvio degli Stati Generali dell’editoria – sottolinea Fragomeli commentando la risposta del Mise – che un Governo mostra interessamento al comparto. È quantomai necessario definire un tavolo di trattativa con cui ricercare una soluzione che sia effettivamente praticabile. Non è ammissibile – conclude il deputato lecchese – che il Ministro del Lavoro, che è anche ministro dello Sviluppo Economico, non si occupi attivamente di risolvere le crisi aziendali e di tutelare, non solo i lavoratori, ma anche un intero settore produttivo che è traino economico di interi territori.