Si è spento Federigo Giordano, tra i protagonisti della Resistenza in Valtellina e Alto Lario
Da giovanissimo comandante partigiano siglò la resa dei tedeschi fermati sul Lario che trasportavano Mussolini
BERGAMO / LECCO – Aveva poco più di 18 anni quando, nel 1945, firmò la resa della colonna tedesca che risaliva il lago di Como insieme a Benito Mussolini che, nascosto in uno dei camion dell’esercito nazista, cercava di raggiungere il confine con la Svizzera: il suo nome è Federigo Giordano, consegnato alla storia come ‘Gek’, comandante partigiano, tra gli ultimi testimoni di quegli eventi che conclusero la Seconda Guerra Mondiale in Italia.
Classe 1926, si è spento sabato 7 gennaio a Bergamo dove si era stabilito insieme alla famiglia. Una vicenda, la sua, in parte anche lecchese: si deve infatti a Pierfranco Mastalli, ricercatore storico e conosciuto in città anche per il suo impegno politico in passato come amministratore pubblico, la scoperta della figura del giovane comandante partigiano in tempi recenti.
Attraverso la documentazione recuperata in archivi, Mastalli è riuscito a risalire alla vera identità di ‘Gek’ che nel 2018, per la sua storia personale, fu nominato Commendatore all’Ordine della Repubblica.
Originario di Milano, Federigo Giordano scelse da giovanissimo la via della Resistenza contro il regime nazifascista, diventando tra i protagonisti delle azioni partigiane in Valtellina e nell’Alto Lario.
Con un reparto della 55^ Flli Rosselli trasgredì il Proclama Alexander(13-11-1944) e si organizzò in Val Gerola e dintorni, continuando la sua azione partigiana che lo portò poi in primavera alla costituzione della Brigata Mina, alla liberazione di Morbegno, il 26 aprile 1945.
Proprio a Morbegno, oggi scuola elementare allora sede del Comando Unificato Valtellina-Lario a Morbegno, fu tra i firmatari insieme ai partigiani “Maio” e “Andrea” della resa della colonna tedesca della Flak che aveva viaggiato il 27 aprile 1945 con la colonna Mussolini bloccata a Musso. Il Duce, insieme ad altri gerarchi fascisti e a Clara Petacci, fu arrestato durante la perquisizione dei mezzi fatti giungere a Dongo essere sottoposti a controllo.
Con la morte di ‘Gek’, 96 anni, se ne va una delle ultime testimonianze di quei fatti. Le sue memorie sono state raccolte da Piefranco Mastalli in un libro dedicato al Comandante Gek, il recente archivio ‘Noi Partigiani’ voluto da Gad Lerner conserva invece il suo racconto in un video (vedi qui). Infine, una delle ultime interviste rilasciate sarà parte di un documentario dedicato al fermo della colonna tedesca e all’arresto di Mussolini realizzato per Anpi Como – Lecco.
Il funerale sarà celebrato alle ore 15 di oggi, lunedì 9 gennaio, nella chiesa di Sant’Alessandro della Croce a Bergamo.