Questa sera alle 20.20 il premier Conte annuncerà le modalità della ripartenza e della Fase 2
Le ipotesi, un calendario di quattro date per una riapertura ‘graduale e in sicurezza’
LECCO – La ripartenza ufficiale, ‘graduale e attenta’, come sottolineato più volte dal premier Giuseppe Conte, sarà il 4 di maggio, termine del lockdown stabilito dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Ma già da domani, lunedì 27 aprile, diverse imprese potrebbero riaprire i battenti: condicio sine qua non, l’attivazione di tutti i protocolli di sicurezza stabiliti nelle scorse settimane.
Quattro date
Il progressivo allentamento delle misure restrittive, secondo il calendario in fase di definizione dal Governo e che verrà annunciato questa sera, in diretta da Palazzo Chigi alle 20.20 dal Presidente del Consiglio, si articolerebbe in quattro date cardine: il 27 aprile, il 4, 11 e 18 maggio. “Impensabile prolungare il lockdown, l’Italia non reggerebbe” aveva dichiarato nei giorni scorsi il premier.
Conte: “Riavvio in piena sicurezza, senza improvvisazioni”
Oggi, domenica, la cabina di regia per la ripresa sarà impegnata tutto il giorno: “Stiamo lavorando per facilitare la ripartenza del paese dopo il 4 maggio – ha comunicato il premier sulla sua pagina facebook – non possiamo protrarre oltre questo lockdown, ma il riavvio dovrà avvenire in piena sicurezza, a garanzia della salute pubblica. Il piano nazionale che stiamo mettendo a punto ci consentirà una ripresa ben strutturata, ragionata, senza concessioni a improvvisazione”.
Il possibile calendario della ripresa
In attesa del 4 maggio già da domani, lunedì 27 aprile, potrebbero riaprire alcuni settori, almeno queste sono le indiscrezioni, in attesa di conferma, emerse negli ultimi giorni sulla stampa nazionale: si tratterebbe dell’automotive, la moda e la componentistica. Dal 4 maggio, la Fase 2 sarà estesa ad altri settori, tra cui l’edilizia (cantieri e costruzioni), manifatturiero, tessile. L’11 maggio dovrebbero quindi poter riaprire centri estetici, parrucchieri e negozi al dettaglio. Infine, il 18 maggio, bar e ristoranti, con una decisa revisione della capienza dei locali, che dovrà essere ridotta. Ancora nessuna indicazione, invece, per quelle attività dove l’assembramento di persone è alto, come cinema, teatri, musei, pub e discoteche.
La sicurezza nella Fase 2
Il distanziamento sociale e i dispositivi di protezione saranno comunque essenziali anche nella fase 2, come specificato più volte da Conte e dal comitato scientifico che sta seguendo l’emergenza: le distanze di sicurezza tra i cittadini dovranno essere mantenute (1 metro, almeno, ma potrebbero diventare anche due), così come vigerà l’obbligo di indossare la mascherina quando si esce, sui trasporti pubblici, nei negozi etc.
Gli spostamenti
Gli italiani sono infine impazienti di sapere quando potranno tornare a muoversi “liberamente”: anche su questo punto, si attendono conferme ufficiali. Si parla di una potenziale ripresa degli spostamenti all’interno del proprio comune senza autocertificazione, mentre sarebbe ancora esclusa la possibilità di uscire dalla propria regione.