Cresce il turismo a Lecco: “Servono più alberghi e una mobilità pubblica adeguata”

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Il sindaco Gattinoni: “L’incremento dei flussi turistici rende evidente la necessità di avere un’offerta ricettiva più vasta e strutturata”

Diverse catene alberghiere sarebbero interessate ad investire in città: “Ne riconoscono il potenziale”

LECCO – Pur non essendo ancora una città turistica vera e propria, Lecco negli ultimi anni ha saputo senza dubbio entrare nel “circuito”, diventando una meta del Lago di Como sempre più scelta. Un dato confermato anche da Regione Lombardia che per il 2024 stima flussi turistici in crescita rispetto al già positivo 2023, anche nella nostra Provincia.

Camminando per la città la presenza dei turisti è evidente: un dato positivo è il fatto che si tratta di un turismo più ‘stabile’, in altre parole, sono persone che si fermano in città anche più giorni. “Un’ondata di freschezza” ha detto il sindaco Mauro Gattinoni “ma l’incremento di questi flussi turistici rende evidente la necessità di avere un’offerta ricettiva più vasta e strutturata”. Insomma, per accogliere sempre più e meglio i turisti, servono gli alberghi. “L’esempio dell’ostello è significativo – ha detto Gattinoni – da quando è stato aperto lavora bene, per i giovani turisti e i gruppi è una soluzione di riferimento per pernottare in città. Servono però anche altre strutture ricettive per completare l’offerta: la buona notizia è che in questi mesi stiamo avendo diversi colloqui con alcune catene alberghiere, anche di lusso, concretamente interessate ad investire in città”.

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Il sindaco Mauro Gattinoni

Il sindaco non nega che la strada da fare sia ancora tanta: “Non mi sento di definire Lecco una città turistica, non ancora – ha commentato – anche solo guardando la tassa di soggiorno, all’anno Lecco sfiora i 300 mila euro, a Como, per guardare qui vicino, supera i 3 milioni e 300 mila, dieci volte tanto. La nostra offerta alberghiera è ferma a 10, 20 anni fa, è chiaro che se vogliamo spingere su questo settore bisogna muoversi in questo senso e i colloqui che stiamo avendo incoraggiano questo tipo di trasformazione, anche in previsione di avere, tra alcuni anni, un collegamento ferroviario diretto con l’aeroporto di Orio al Serio”.

Un esempio è l’albergo che dovrebbe sorgere in Piazza Diaz, proprio di fronte alla stazione, al posto dello stabile oramai abbandonato da anni. Ma in Comune di recente, nell’ambito della variante del Pgt in approvazione, è stata anche protocollata la richiesta della proprietà del Centro La Meridiana per realizzare la ‘quarta torre’ che, nei piani, dovrebbe proprio essere adibita ad un albergo di lusso da 120 camere. Colloqui sono in corso anche per l’area delle Caviate dove un privato vorrebbe investire per realizzare una struttura ricettiva.

Dall’altra parte, negli ultimi anni il Comune ha lavorato con impegno al cosiddetto ‘catalogo delle esperienze’, un pacchetto di offerte studiato e definito dagli operatori professionali del territorio per vivere il meglio della nostra città e dei suoi immediati dintorni, tra lago e monti. “E’ stato un tema su cui abbiamo lavorato molto e siamo soddisfatti per i risultati che stiamo ottenendo – ha detto Gattinoni – l’idea è stata quella di mettere a punto una serie di esperienze da offrire al turista, per incentivarlo a scegliere Lecco come destinazione. Se la nostra città si gira in mezza giornata, per vivere a pieno il territorio e tutto ciò che può offrire servono giorni. Io credo che questo sistema sia l’aspetto vincente e l’Info Point di Piazza XX Settembre è sicuramente un bel termometro per questa tipologia di afflusso, che ci permette di ottimizzare i vari ‘ingredienti’ dell’offerta turistica”.

Accanto ad un turismo stabile in crescita, il territorio si trova ogni anno a fare i conti con il cosiddetto turismo di prossimità, ‘mordi e fuggi’, che soprattutto nei fine settimana affolla alcune località creando disagi oramai noti ai lecchesi (traffico e sporcizia, per dirne due). Per Gattinoni, l’obiettivo primario – e condiviso a livello provinciale – deve essere quello di progettare una mobilità pubblica adeguata: “Anche se non siamo ancora una città turistica siamo già a ‘tappo’ così – ha detto – di fronte a questi volumi dobbiamo dotarci di una mobilità che sia più capillare, soprattutto nei fine settimane, che integri il trasporto su ferro, acqua e gomma. Questa è una sfida che deve necessariamente coinvolgere le amministrazioni comunali, la Provincia, l’Agenzia per il Trasporto – ha continuato il sindaco – tutti insieme dobbiamo fare un lavoro per cui spostarsi sul nostro territorio deve diventare più efficace”.