LECCO – Con 72,6 interventi ogni 100 mila abitanti, Lecco si pone al primo posto in Italia tra i Comuni che nel 2011 hanno effettuato il maggior numero di campagne di monitoraggio dell’inquinamento acustico. Questo dato emerge dall’indagine annuale “Dati ambientali nelle città” svolta dall’ ISTAT, i cui risultati sono stati pubblicati nella giornata di lunedì.
Dallo studio, che raccoglie informazioni ambientali relative ai comuni capoluogo delle province italiane, Lecco si afferma come città capofila per la quantità di verifiche effettuate su richiesta dei cittadini, quando questi ultimi si trovano a fare i conti con rumori molesti emessi da privati, che arrecano disturbo alla propria tranquillità domestica; al capoluogo manzoniano segue Bolzano (52,7), Imperia (51,4), Firenze (35,5) e Siracusa (33,2).
Stando ai dati ISTAT, i controlli a seguito di un esposto dei cittadini compongono l’82% del totale delle verifiche effettuate lo scorso anno nei capoluoghi di provincia, mentre i rimanenti sono stati richiesti dagli organi istituzionali; rispetto a quest’ultima modalità predominano i Comuni di Treviso e Bergamo, rispettivamente con 55,3 e 41,7 interventi ogni 100 mila abitanti
In caso di richiesta proveniente dalla cittadinanza, il Comune raccoglie le lamentele inoltrandole all’Arpa, l’ente preposto ai controlli fonometrici; entrambi gli organi decidono poi, di comune accordo, se predisporre l’intervento. Lecco, nella statistica già enunciata, risulta il Comune che maggiormente ha monitorato la situazione acustica della propria città, seguendo le segnalazioni dei cittadini.
“I dati dimostrano come l’Amministrazione comunale cerchi di dare risposte concrete alle esigenze dei lecchesi – spiega l’assessore all’ambiente e vicesindaco, Vittorio Campione –cercando di preservare la loro tranquillità. E’ però una faccenda delicata poiché nella maggior parte dei casi i controlli riguardano bar o esercizi commerciali, ed è importante mantenere stabile l’equilibrio tra le necessità dei cittadini e degli operatori. Come Comune cerchiamo di mediare tra i soggetti coinvolti, spesso inviando una segnalazione preventiva al privato, per avvisarlo della situazione; una sorta di ammonimento che, se non rispettato, da luogo ad opportuni controlli”.
“Nel periodo estivo – continua l’assessore – vengono concesse delle deroghe ai locali del centro, che permettono di prolungare le emissioni sonore fino alle 24.00. E’ fondamentale però bilanciare la situazione, garantendo da un lato il benessere della cittadinanza, dall’altro un’essenziale offerta culturale; questo fa la differenza tra una città viva ed una spenta.”
“L’Amministrazione – conclude Campione – si è posta l’obbiettivo di adeguare il Piano di Zonizzazione Acustica di Lecco all’attuale realtà cittadina, compatibilmente con le risorse economiche a disposizione”.