Invecchiamento della popolazione, il 24% dei lecchesi è over 65

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In Sala Ticozzi il convegno organizzato da Auser Lecco su un tema sempre più attuale

La proposta del presidente Dossi: “Un osservatorio per lavorare sull’invecchiamento e viverlo al meglio”

LECCO – L’invecchiamento della popolazione al centro del convegno organizzato da Auser Provinciale Lecco insieme a Università Bocconi, Ats Brianza, Uneba Lecco e Conferenza dei sindaci del lecchese e che si è svolto martedì mattina in Sala Don Ticozzi. Un’occasione per affrontare un tema sempre più attuale e confrontarsi su come garantire migliori tutele agli anziani ora e in futuro.

Tanti gli ospiti della mattinata, moderata dal giornalista Stefano Spreafico: accanto al presidente di Auser Lecco Claudio Dossi erano presenti Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Antonio Colaianni (direttore sociosanitario ATS Brianza), Marco Trivelli (direttore generale ASST Lecco), Luca Degani (Presidente UNEBA regionale), Guido Agostoni (presidente della conferenza dei sindaci) e Fulvia Colombini (presidente Auser Lombardia). 

A fare gli onori di casa è stata il presidente di Auser Lecco Claudio Dossi che ha posto l’attenzione su due aspetti fondamentali: da un lato, la necessità di affrontare l’invecchiamento della popolazione in maniera multidisciplinare e, dall’altro, il volontariato.

Claudio Dossi

“Anche nella nostra Provincia assistiamo al progressivo invecchiamento della popolazione – ha detto Dossi – gli over 65 costituiscono il 24% della popolazione complessiva, il 34% ha qualche fragilità mentre il 19% presenta disabilità. Sono numeri che non possiamo ignorare, anche perché aumenteranno. Il convegno di oggi è un’occasione importante per confrontarci su un tema prioritario che, sono convinto, dobbiamo affrontare facendo rete tra enti, istituzioni, associazioni e volontariato”.

Tanti i suggerimenti proposti da Dossi: “Tra le azioni che riteniamo imprescindibili c’è il potenziamento della medicina territoriale anche per scaricare i presidi ospedalieri, la costituzione di centri diurni multidisciplinari, interventi che favoriscano l’autonomia degli anziani e lo scambio tra generazioni”.

Ricordata poi l’azione di Auser: “Il volontariato aiuta a creare consapevolezza sull’invecchiamento e contribuisce ad una società più solidale ed inclusiva. Siamo da sempre in prima fila per aiutare gli anziani e i fragili, lo scorso anno abbiamo effettuato 40 mila km di tratte di trasporti verso i centri di cura e da settembre, grazie ad un bando di Regione Lombardia, partirà un nuovo servizio di accompagnamento che si chiamerà Social Smart Mobility e sarà dedicato alle persone con disabilità, anziane e fragili: grazie a questo servizio le porteremo verso i luoghi di interesse, bellezze naturali e musei”.

Dossi ha poi ‘invocato’ l’aiuto da parte degli ambiti territoriali, per costruire percorsi volti ad accompagnare il progressivo invecchiamento della popolazione, migliorando la qualità di vita degli anziani. “Una sfida impegnativa ma che dobbiamo necessariamente condurre”. I temi sono tanti: dal ruolo delle strutture residenziali, che per Dossi dovranno necessariamente evolversi per fare fronte alle nuove esigenze, a quello delle case di comunità, al welfare aziendale. “Di fronte a grandi problemi serve una grande alleanza – ha concluso Dossi – per questo la nostra proposta, sul territorio di Lecco, è che possa nascere un osservatorio, un luogo di studio e lavoro sull’invecchiamento della popolazione dove le competenze di tutti vengano valorizzate e messe in campo”.

Un’idea abbracciata dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, presente al convegno ed intervenuto per un breve saluto: “Il Comune di Lecco è in fase di revisione del Pgt e un’importante fetta di questo lavoro riguarda proprio la riorganizzazione della localizzazione dei servizi, tema calzante rispetto all’argomento che stiamo trattando oggi. Volentieri raccogliamo l’invito di Auser e ci mettiamo a disposizione, con il Politecnico di Lecco stiamo già lavorando nell’ambito del Cluster Regionale Tav (Tecnologie per l’Ambiente di Vita) anche al tema della casa: cosa vuol dire oggi progettare una casa per un 70enne single? Come recuperare e rendere fruibili gli appartamenti? E ancora, come ridisegnare i rioni cittadini, conciliando il trend di invecchiamento della popolazione e le necessità delle giovani coppie? Sono solo alcune suggestioni ma credo che sia importante mettere sul tavolo nell’ottica del richiamato lavoro di sistema che tutti noi siamo chiamati a svolgere”.