Domani si celebra il 79° Anniversario della Liberazione
Il presidente dell’Anpi Lecco Avagnina: “Chiediamo la difesa e l’attuazione della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza”
LECCO – Il 25 aprile anche Lecco celebra il 79° anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista: un giorno fondamentale per la storia del nostro paese, simbolo della resistenza e della lotta partigiana.
Le celebrazioni, promosse dal Comune e dalla Provincia insieme all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) inizieranno alle 9.30 con la Santa Messa presso il santuario della Vittoria che sarà celebrata da Mons. Gianni Cesena, Vicario Episcopale. A seguire, alle 10.30, da piazza Manzoni, partirà il corteo che attraverserà viale Costituzione, piazza Mazzini, piazza Garibaldi, via Cavour e via Volta, per giungere al monumento ai Caduti della Lotta di Liberazione di largo Montenero, dove verranno deposte le corone d’alloro. Alle 11.30 il corteo raggiungerà poi il palazzo comunale, dove si terranno gli interventi delle autorità locali e del presidente della sezione provinciale di Lecco dell’Anpi, Enrico Avagnina, accompagnati dal corpo musicale Alessandro Manzoni Città di Lecco.
Arriva dall’Anpi l’appello a rilanciare i valori della pace nel mondo in occasione di questo importante anniversario: “Il tema della guerra, purtroppo attuale, ci riguarda e ci invita a riflettere sulla posizione che l’Italia deve assumere – ha dichiarato il presidente Avagnina – come Anpi abbiamo sempre trattato il discorso, ogni 25 aprile ma non solo, ma è chiaro che il livello di guardia è più alto, anche rispetto alla vicinanza dei conflitti. In questo senso occorre ricordare il nostro ruolo come Paese che fa parte di un’Europa che abbiamo contribuito a costruire anche con il 25 aprile e la Liberazione: siamo parte di questa Unione Europea ma condanniamo fermamente la decisione di aver aumentato le spese militari, come se questa fosse l’unica soluzione”.
Nel discorso dell’Anpi non mancherà il richiamo alla Memoria dei fatti e dei protagonisti della Resistenza lecchese: “Grazie a queste persone Lecco è Medaglia d’Argento al valore militare per la Lotta di Liberazione” ha ricordato Avagnina “anche in loro onore torniamo a chiedere la difesa e l’attuazione della nostra Costituzione, in particolare gli articoli 1, 3 e 11, i più danneggiati da certe posizioni della destra al Governo e che fanno parte del nostro stesso Statuto. Oggi sono in crisi i valori del lavoro, della solidarietà e dell’uguaglianza e della pace, valori della nostra Repubblica Democratica, fondata sulla Costituzione e nata dalla Resistenza”.
“Questo 25 aprile non può essere come gli altri. Dev’essere il giorno in cui si ritrova nelle piazze di tutte le città, a cominciare da Milano, l’Italia antifascista e democratica, le famiglie, le donne, i giovani, il nostro grande popolo illuso e deluso, a cui va restituita una speranza vera di futuro, fatta di un buon lavoro, di una retribuzione sufficiente per una vita libera e dignitosa, di una pace stabile e duratura – si legge nell’appello dell’Anpi Nazionale – Costruiamolo insieme questo 25 aprile, costruiamolo come un appuntamento straordinario a cui non si può mancare, come una insormontabile e pacifica barriera contro qualsiasi attacco alla democrazia e alle libertà. Costruiamolo insieme sventolando le bandiere del Paese migliore, la bandiera della Costituzione antifascista, la bandiera dell’Italia fondata sul lavoro e che ripudia la guerra, la bandiera di coloro dal cui sacrificio sorsero i semi di una nuova Italia”.