Un anno di eventi per ricordare la figura del letterato e scienziato nato nel 1824
Convegno, mostre e incontri anche con le scuole, l’amministrazione prepara le iniziative
LECCO – Un percorso per celebrare i 200 anni dalla nascita dell’Abate Antonio Stoppani, scienziato e letterato nato proprio a Lecco nel 1824. Proprio per questa importante ricorrenza l’amministrazione, in collaborazione con associazioni e diverse altre realtà, sta lavorando ad una serie di eventi culturali (ma non solo) volti a ricordare la figura di Stoppani e il suo importante lascito.
“Abbiamo immaginato tre momenti durante l’anno, uno a maggio, uno ad agosto e uno ad ottobre, che siano prima di tutto occasione per presentare la figura di Stoppani e il suo operato – ha spiegato l’assessore Giovanni Cattaneo – ci stiamo interfacciando con le associazioni che hanno raccolto la sua eredità, il Cai ma anche le realtà scientifiche ed accademiche della città e di Milano e tutte le varie realtà che insieme a noi possono fare memoria”. Un ‘work in progress’ che coinvolgerà anche le scuole, come precisato.
A maggio insieme al Cai di Lecco che quest’anno celebra i 150 anni verrà organizzato un convegno presso l’Ostello del Monte Barro: “L’appuntamento è il 10 maggio – ha ricordato Cattaneo – intorno a quella data l’intenzione è quella di tenere una serie di appuntamenti che coinvolgano soprattutto le scuole e i nostri giovani. Per l’occasione vorremmo anche riproporre la mostra su Stoppani realizzata alcuni anni fa proprio dal Cai”.
La figura e l’operato di Stoppani vorrebbero anche essere utilizzati per stimolare la conoscenza del nostro territorio: “In questo senso sarebbe bello riuscire ad organizzare delle proposte, come delle uscite accompagnate in luoghi descritti da Stoppani, ad esempio il Sasso di Preguda o il Monte San Martino, anche dal punto di vista turistico riteniamo possa essere curioso e stimolante per chi viene a Lecco”.
A ottobre invece si punterà più sull’aspetto “letterario” di Stoppani: “Ottobre è il mese manzoniano e con la vicesindaco Simona Piazza stiamo pensando a qualcosa che colleghi le due figure, Alessandro Manzoni e Antonio Stoppani, coinvolgendo sempre le scuole” ha detto Cattaneo. “Aggiungo infine che il Comune ha già avviato delle interlocuzioni sia con la Protezione Civile che con i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e anche la Guardia Costiera per poter approfondire il tema dell’approccio sicuro a lago e montagna, sempre prendendo spunto dalla figura di Stoppani. Credo che il nostro territorio possa candidarsi a laboratorio di buone pratiche in tema di sicurezza in questi ambienti”.
Idee e proposte sono state discusse nell’ambito della commissione IV che si è riunita giovedì scorso: “Noi lecchesi siamo sempre stati manzoni-centrici – il commento del consigliere Paolo Galli – ben vengano queste iniziative volte a celebrare una figura importante e storica quale quella di Stoppani. A Lecco abbiamo anche molti altri personaggi che varrebbe la pena di valorizzare e fare conoscere, potremmo non aspettare gli anniversari e le ricorrenze per ricordarli”.
“Appello per Lecco nel 2015 fece su Stoppani una serie di conferenze e mise a disposizione 85 mila euro per sistemare il compendio monumentale – ha ricordato Corrado Valsecchi – per anni io stesso ho pagato le bandiere sui pennoni e come è venuta meno la mia disponibilità non sono più state esposte. La prima cosa che chiedo all’amministrazione per onorare la figura di Stoppani dunque è di rimettere le bandiere e fare magari un minimo di manutenzione all’area monumentae. Suggerirei poi all’assessore di sentire i nipoti di Stoppani ancora vivi, Cecilia e anche Fabio, direttore del Centro di Studi su Antonio Stoppani, potrebbero darvi sicuramente aiuto e spunti”.
Peppino Ciresa ha richiamato invece l’importante dell’opera ‘Il Bel Paese’: “Quando ero presidente del Cai avevo fatto fare una ristampa anagrafica del capitolo sul Sasso di Preguda, erano andati letteralmente a ruba, sarebbe bello riproporre ai gruppi di lettura e agli studenti quest’opera incredibile che racconta le bellezze del nostro paese”.