Nell’80° anniversario la città di Lecco ricorda gli operai deportati il 7 marzo 1944

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Stamattina la cerimonia al Parco 7 Marzo in corso Matteotti e l’inaugurazione della targa storica

“Dobbiamo illuminare sempre più ciò che è il più prezioso lascito di queste lotte: la Costituzione Italiana”

LECCO – Anpi, Sindacati, Prefettura, Questura, Provincia di Lecco e Comuni di Lecco, Valmadrera e Malgrate hanno ricordato questa mattina, giovedì, l’80° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944. 29 gli operai lecchesi arrestati e poi deportati nei campi di concentramento, con la sola colpa di aver chiesto condizioni di vita migliori e la fine dell’occupazione nazifascista.

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Dopo la Santa Messa celebrata nella chiesa del rione di Castello, il corteo ha raggiunto il Parco 7 Marzo, in corso Matteotti, per un momento di raccoglimento e la ricostruzione storica dei fatti del ’44, quindi ha raggiunto via Castagnera, dove è stato deposto un omaggio floreale alla lapide dei caduti.

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“Il nostro compito non può limitarsi ad un pur doveroso e documentato approfondimento storico – ha detto il presidente dell’Anpi Lecco Enrico Avagnina -. Dobbiamo illuminare sempre più ciò che è il più prezioso lascito di queste lotte: la Costituzione Italiana. Ci impegneremo sempre perché oggi, antifascismo, significhi in primo luogo impegno perché la costituzione venga rispettata e attuata. E’ per queste idee che siamo orgogliosi di continuare a costruire la memoria di queste donne e questi uomini che oggi ricordiamo”.

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“Non possiamo essere orgogliosi di questo Paese fintanto che l’impegno, le idee, i sacrifici, le speranze di questi nostri concittadini verranno deluse con la non attuazione degli articoli della Costituzioni – ha continuato Avagnina -. Saremo orgogliosi quando non vedremo più code di persone davanti ai centri della Caritas, saremo orgogliosi quando non assisteremo all’attuale dispersione scolastica, alle disuguaglianze del sistema formativo, saremo orgogliosi quando il sistema sanitario nazionale tornerà ad essere un sistema pubblico efficiente per l’applicazione estensiva del diritto alla salute, saremo orgogliosi quando vedremo il nostro Paese spendersi in prima persona nella ricerca e costruzione di un immediato cessate il fuoco e la richiesta di una conferenza internazionale di pace sia per l’Ucraina che per la Palestina”.

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Enrico Avagnina

Durante la mattinata è stata inaugurata anche una delle cinque targhe storiche disposte lungo il percorso della Resistenza a Lecco, quella dedicata alle lavoratrici e ai lavoratori deportati nei lager. Su proposta dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned) e con il contributo dell’Associazione Pio Galli è stata anche realizzata una nuova pietra d’inciampo a ricordo di Emma Casati, operaia imprigionata il 7 marzo, deportata e mai più ritornata dal campo di Auschwitz. La pietra verrà presto posizionata con una cerimonia aperta alla cittadinanza.

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“Se oggi ha un senso ricordare, non è un senso solo retorico di fare memoria ma è un impegno – ha detto il sindaco Mauro Gattinoni -. La repressione violenta di manifestazioni pacifiche in Italia non è solo relegata alle pagine della storia, non più tardi di qualche giorno fa lo stesso Presidente della Repubblica ha sentito il dovere di intervenire di fronte a repressioni violente di libere manifestazioni. Questo significa che il portato democratico che nacque dagli Anni ’40, anche con il contributo dei Lecchesi, è una fiamma da tenere sempre accesa, è una attenzione da tenere sempre vigile, perché sappiamo che la democrazia è un dono fragile, ma è il dono più prezioso che abbiamo il dovere di conservare e fare crescere”.

7_marzo_1944_cerimonia_2024_scioperi_leccoLa cerimonia è proseguita nell’aula magna del Liceo Manzoni di Lecco con gli interventi del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, del Consigliere delegato della Provincia di Lecco Carlo Malugani; del Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Bertacchi” Stefania Perego; di Angelo De Battista, Gruppo scuola dell’ANPI Lecco; Alessandra Anghileri, presidente del Comitato Provinciale di Lecco dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra; Fabio Cani, vice Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, Diego Riva, Segretario generale Cgil Lecco per le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil.

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Particolarmente preziosa la testimonianza degli studenti degli istituti lecchesi che hanno partecipato al Viaggio per la Memoria 2023 e che hanno seguito l’intera cerimonia. Durante la mattinata c’è stato anche l’intervento musicale del coro della Scuola Secondaria “A. Stoppani”.

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