Restaurata giovedì sera la prima pietra, situata a Bonacina in via allo Zucco all’incrocio con via Cernaia
Le pietre miliari di Lecco, testimonianze di un passato viario, torneranno leggibili e visibili grazie a un attento restauro
LECCO – Ha preso ufficialmente il via il progetto di recupero delle antiche pietre miliari di Lecco, testimoni dimenticati di un passato che torna ora a emergere grazie all’impegno e alla passione per il territorio. La prima tappa è stata la pietra miliare collocata in via allo Zucco, nel rione di Bonacina, all’incrocio con via Cernaia, che ha appena ritrovato colore, visibilità e dignità.

Un piccolo ma importante segnale: quel pezzo di pietra, logorato dal tempo e ormai illeggibile, da ieri sera, giovedì, è tornato a raccontare la sua storia. È solo la prima di una ventina sparse sul territorio comunale, in gran parte sconosciute ai più, che saranno oggetto di un intervento di valorizzazione nei prossimi mesi.
L’idea porta la firma di Paolo Colombo, architetto e attivista culturale (membro del Cai Lecco e presidente dell’associazione Officina Gerenzone), che ha dato il là a questa iniziativa:
“Questa sera abbiamo iniziato il restauro delle pietre miliari. Una bella collaborazione che ho costruito con Lecconotizie e con il Comune di Lecco, che ha accolto positivamente questa mia idea. Sono circa una ventina nel comune di Lecco, la maggior parte illeggibili e dimenticate. Con questo primo restauro diamo inizio al progetto e nelle prossime settimane proseguiremo, valutando anche se sarà necessario effettuare un secondo ‘ripasso’ dopo l’asciugatura della prima pennellata”.

A sostenere e promuovere il progetto è Lecconotizie, il quotidiano online del territorio che ha voluto fare la sua parte nel riportare alla luce questo prezioso frammento di memoria urbana.
“Abbiamo deciso di supportare l’idea di Paolo per dare un piccolo contributo alla città di Lecco – spiega Lorenzo Colombo, direttore di Lecconotizie – recuperando quei luoghi abbandonati e spesso dimenticati, ridando loro il giusto decoro e recuperando un pezzo di storia della nostra città”.
Dietro le quinte, il lavoro non è stato lasciato al caso. Prima di agire, Paolo e Lorenzo si sono affidati a un esperto marmista per individuare la tecnica migliore: niente operazioni invasive, solo un meticoloso lavoro di ripristino delle scritte, con un’apposita vernice acrilica studiata per rispettare i materiali originali.
Il progetto, che unisce attenzione storica, cura artigianale e spirito civico, non è solo un’operazione di restauro. È un invito a rallentare, a osservare, a riscoprire i segni del passato che ci circondano. Una pietra miliare alla volta, Lecco torna a raccontare se stessa.
E questa è solo la prima pietra!