Sono diversi i nei organizzativi riscontrati dalle famiglie degli alunni di quarta elementare, trasferiti in Mediateca per non dover dividere la classe
Le consigliere di Imbersago in più chiedono all’amministrazione comunale di provvedere a risolvere i problemi riscontrati in queste prime settimane
IMBERSAGO – Risolvere i disagi e i piccoli problemi quotidiani di chi, in un anno scolastico contrassegnato da incertezze e difficoltà dovute all’emergenza sanitaria in atto, si trova anche a dover svolgere le lezioni in una sede diversa, staccata dal plesso scolastico. A chiedere al sindaco Fabio Vergani e all’assessore all’Istruzione Elena Codara una maggiore attenzione nei confronti degli alunni di quarta della primaria Stoppani è il gruppo consiliare Imbersago in Più con un’interrogazione presentata nei giorni scorsi.
Le segnalazioni dei genitori
“Abbiamo raccolto alcune richieste da parte dei genitori della classe quarta della scuola primaria Stoppani di Imbersago – spiegano le consigliere Rosana Marisa Mauro e Chiara Bonfanti – . Per i loro figli, quest’anno scolastico già particolare di suo, lo è diventato ancora di più perché fanno scuola in mediateca, con alcune difficoltà, tra cui anche l’assenza di tende per i finestroni. I genitori si stanno già muovendo autonomamente, ma abbiamo ritenuto di poter essere “cassa di risonanza”, interrogando il Sindaco e l’Assessore competente su alcune questioni specifiche. Speriamo, così, di dare una mano nella rapida soluzione di questi problemi”.
Continui disagi
Nello specifico, le consigliere di Imbersago in più, sottolineano di aver notato, a un mese dall’inizio delle attività scolastiche, “continui disagi che l’amministrazione avrebbe potuto dissipare con interventi mirati” pur riconoscendo che “lo spostamento delle attività scolastiche in Mediateca, al fine di consentire lo svolgere delle lezioni senza dividere la classe, era sembrato, in un primo momento, la migliore soluzione”.
Le prime settimane di ripresa dell’attività scolastica hanno evidenziato alcuni nei nell’organizzazione scolastica, in particolar modo per quello che riguarda la motoria (“perché la preparazione dei bambini chiede più tempo di quello attribuito all’attività stessa”) e per la mancanza “della lavagna interattiva multimediale, L.I.M. Limita la classe 4° nel poter usufruire di un modello di didattica più immersiva”.
Il bagno e il riscaldamento
Disagi a cui si sommano quelli causati dal luogo (non classe standard) quali l’utilizzo di un bagno per 26 bambini, dove risulta, di fatto, difficile sanificare soprattutto durante l’ora di ricreazione e il riscaldamento a pavimento. “Sappiamo che un riscaldamento di questo tipo ha il vantaggio della distribuzione uniforme del calore ma per contro il calore è emesso qualche giorno dopo l’accensione. L’amministrazione avrebbe potuto firmare un’ordinanza di prevenzione per attivare il riscaldamento ad inizio settimana”.
Considerazioni a cui segue la conclusione: “ Tenuto conto dell’anno difficile che le famiglie, i docenti e soprattutto i bambini sono costretti ad affrontare invitiamo a trovare rapide soluzioni studiando azioni che possano portare ad un miglioramento dell’attuale situazione”.