La questione è stata discussa lunedì durante la riunione della Comunità del Parco del Curone
Il presidente Molgora: “Stiamo lavorando a un nuovo piano di fruizione del Parco che preveda, oltre ai sentieri, parcheggi e punti ristoro”
MONTEVECCHIA – Elaborare e realizzare un sistema che permetta la fruizione in sicurezza del Parco del Curone, nel rispetto dell’ambiente e delle persone che vivono intorno. Si è discusso a lungo di questo lunedì, durante la riunione del Comunità del Parco del Curone convocata virtualmente a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Un punto che, seppur non formalmente all’ordine del giorno dell’assemblea, è emerso in tutta la sua attualità e “prepotenza” durante la discussione della Dup, il documento unico di programmazione.
Mete ancora più ambite durante la pandemia
Un problema, quello dell’assalto dei turisti all’oasi verde della Brianza, sollevato dal sindaco di Montevecchia Franco Carminati, da mesi in prima linea, con pass e navette, per la gestione dell’accesso all’alta collina nel fine settimana e condiviso anche con gli amministratori di Olgiate Molgora e La Valletta Brianza, alle prese con la gestione degli accessi alle località di Pianezzo, Bagaggera, Valfredda e Galbusere, mete molto conosciute e gettonate tra i visitatori del fine settimana.
Un nuovo piano di fruibilità
“Il problema dell’invasione del Parco il sabato e la domenica c’è ed è pure aumentato in questi ultimi settimane visto che, con la recrudescenza della pandemia, le persone tendono a muoversi meno e a diminuire il raggio degli spostamenti – puntualizza il presidente del Parco Marco Molgora – . Capisco anche chi parla di aggressione e per questo, la nostra intenzione è gestire questo fenomeno e non subirlo”.
Il che vuol dire mettere mano da subito, pur con i forti limiti dovuti all’emergenza sanitaria in corso, a un nuovo piano di fruibilità di tutto il territorio compreso nell’ente sovracomunale con sede a Cascina Butto. “Bisogna organizzare una rete di servizi che permettano di partire da un punto ben preciso del Parco arrivando a un altro mettendo a disposizione parcheggi, ristori, panchine e aree verdi, in modo che il visitatore possa scegliere già prima che percorso effettuare”.
Sospesa (almeno per ora) l’idea delle navette
Sospesa, almeno per ora, l’idea di attivare un servizio di navette che colleghi alle stazioni ferroviarie. “Sarebbe troppo complicato metterlo in piedi ora a emergenza in corso per tutte le attenzioni che bisogna giustamente porre sui trasporti pubblici. Non possiamo permetterci di creare dei potenziali focolai”. La priorità, ora, è quindi quella di individuare aree da adibire a parcheggi, creando quindi una mappa di accessibilità al parco, prevedendo anche dei punti ristori. “Le mission del Parco restano la tutela e l’educazione ambientale, ma si può iniziare a ragionare anche intorno a un’economia legata e compatibile con il Parco. Già individuato un team di persone che lavorerà intorno a questo progetto che verrà discusso, in prima istanza, con i Comuni maggiormente interessanti dall’invasione di auto nel fine settimana.
Tra le aree che potrebbero vedere la realizzazione di nuove aree di sosta quelle di recente acquisizione in Valle Santa Croce nel Comune di Missaglia. “Il nostro impegno c’è, così come quello delle guardie volontarie. Ricordo però che le Gev possono intervenire di fronte a una violazione ambientale, se ad esempio parcheggi l’auto sul prato, ma non possono “sostituirsi” alle forze dell’ordine”.
La questione della remunerazione di Presidente e consiglieri
Sempre durante l’assemblea l’assessore all’Ambiente del Comune di Olgiate Matteo Fratangeli ha sollevato la questione della remunerazione del presidente e dei consiglieri del Parco. Lo Statuto attuale prevede infatti lo svolgimento dell’attività in maniera gratuita. “Personalmente ritengo questa scelta sbagliata, ma la competenza sulla questione è dei sindaci. Va anche detto che quando abbiamo assunto la carica, le condizioni erano note a tutti”. Su proposta del sindaco di Sirtori Davide Maggioni si è così prevedere una modifica allo statuto per prevedere la possibilità per l’assemblea del Parco di prevedere la remunerazione del presidente e dei consiglieri del Parco, così come previsto dalla legge regionale di riferimento. Il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli ha altresì puntualizzato che, prima di esprimersi in merito, dovrà chiedere il pronunciamento del consiglio provinciale.