Appuntamento domenica 7 aprile a partire dalle 15
Il progetto, promosso dal Consorzio Villa Greppi, intende destinare alcuni spazi della villa agli artisti
MONTICELLO – Apre le porte al pubblico l’atelier degli artisti di Villa Greppi. Un’occasione per visionare le opere realizzate sinora da Vera Pravda e Roberto Picchi, i due artisti che dall’inizio di quest’anno stanno lavorando all’interno dell’atelier di Villa Greppi, e per conoscere Carlo Mangolini, artista aquilano che nei mesi di aprile e maggio abiterà la foresteria posta all’ingresso del Parco.
Aperto al pubblico l’atelier di Sala Ratti
Nell’ambito di Residenze d’artista, il progetto promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi con l’intento di destinare alcuni degli spazi della Villa di Monticello Brianza all’accoglienza di artisti, l’atelier allestito nella Sala Ratti apre le porte ai visitatori. Un evento pubblico fissato per domenica 7 aprile, quando a partire dalle 15 e fino alle 16.30 sarà possibile incontrare i tre artisti e conoscere da vicino il loro lavoro.
Pravda e il suo lavoro sull’identità nascosta di Villa Greppi
Ad accogliere i visitatori ci saranno i due artisti del territorio vincitori del bando annuale delle Residenze. Monzese, Vera Pravda è impegnata sul fronte ambientale con un progetto che propone la realizzazione di sei dittici dedicati ad altrettanti luoghi iconici di Villa Greppi. Una tela al mese, dunque, per mettersi in relazione con angoli che la ospiteranno per un intero anno. Il tutto con l’obiettivo di “catturare – come afferma la stessa artista – l’identità nascosta, l’anima celata dei luoghi che accolgono la residenza, in modo da distillare l’essenza di Villa Greppi come luogo affettivo, legato alle emozioni e alle memorie, individuali e collettive”.
Picchi e le sue opere site specific
Accanto a lei Roberto Picchi, già vincitore, lo scorso anno, di un premio speciale della commissione giudicatrice. Classe ’96, “sebbene sia ancora molto giovanePicchi ha già una personalità ben definita e una linea di ricerca molto solida. – commenta Simona Bartolena, consulente per le arti visive del Consorzio Villa Greppi – . Le sue opere, tutte site-specific, rivelano una notevole capacità nell’indagine di un tema e nella sua trasformazione in un’opera d’arte sempre originale ed efficace”.
La foresteria bimestrale
Infine, come anticipato, l’inaugurazione delle residenze bimestrali, che di volta in volta porteranno nella foresteria di Villa Greppi artisti provenienti da diverse aree d’Italia. Si parte con Carlo Mangolini, artista, architetto e curatore di mostre e progetti culturali che per Villa Greppi porterà avanti una ricerca che sta conducendo da anni. Le sue opere composte da elementi di recupero, frammenti di realtà, materiali di scarto portano in sé la memoria di un luogo, trasformandone la storia in un oggetto artistico. «Attraverso gli oggetti – spiega sempre Bartolena – Mangolini tesse trame tutte da leggere. Con curiosità e una sensibilità fuori dall’ordinario, Carlo indaga, cerca, studia, comprende e scrive storie”.
E proprio Mangolini sarà protagonista, alle 18 nel Palazzo Comune Vecchio di Viganò, dell’inaugurazione della mostra dal titolo “Quello che resta”. L’esposizione è organizzata dal Comune di Viganò in collaborazione con le Residenze d’artista di Villa Greppi ed è in programma sino al 28 aprile. Un evento, l’inaugurazione, che seguirà l’appuntamento con iterfestival, la kermesse letteraria che alle 17 (nella Sala Civica di Viganò) ospita Tiziano Sossi, regista di documentari e storico del cinema.