LECCO – Ci aveva provato qualche settimana fa, ma.. “non mi sentivo tranquillo” aveva confessato. Poi, trascorso qualche giorno, ha ripianificato tutto e all’inizio di questa settimana ha fatto nuovamente capolino in Dolomiti. Zitto, zitto, come sempre. Questa mattina la notizia, che nell’ambiente è subito rimbalzata di telefono in telefono: Marco Anghileri è riuscito nella seconda ripetizione, la prima in solitaria e in invernale, della storica via dei Bellunesi che si inerpica sul Pilastro sud-ovest dello Spiz di Lagunàz (Pale di San Lucano).
Una vera e propria impresa quella compiuta da Anghileri lungo una via aperta nel lontano 1979 da Franco Miotto, Riccardo Bee e Stefano Gava (dall’11 al 13 luglio) e ripetuta 25 anni dopo da Ivo Ferrari e Silvestro Stucchi nel 2004 e impegnati per due giorni, il 17 e 18 luglio.
In molti, avevano tentato di approcciare alla via dei Bellunesi senza però riuscirci, oggi Anghileri ha compiuto un’altra delle sue imprese confermandosi ancora una volta uno dei migliori arrampicatori in circolazione. E pensare tre settimane fa, quando ci aveva provato “non aveva trovato la sintonia con la montagna” per dirla alla Mario Panzeri e forse anche con se stesso, eppure, al rientro gli era stato detto che per dove era arrivato la parte più difficile l’aveva superata. Eppure lui, Anghileri, aveva risposto: “Sì, ma non mi stavo divertendo, così ho preferito tornare indietro”. Ora che la sfida è vinta, voglia o no di divertirsi, Marco dovrà per forza di cose festeggiare perchè nella valle di San Lucano, lo stanno già aspettando per un brindisi che sarà molto lungo.
Foto di Ettore de Biaso

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