Il Ragno di Lecco Luigino Airoldi nominato Socio Onorario del Cai

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La nomina a Socio Onorario del Cai di Luigino Airoldi, alla sua destra il consigliere nazionale Alberto Pirovano
Al centro Luigino Airoldi, alla sua destra col maglione rosso Alberto Pirovano (foto Cai)

Dopo Cassin (1979) e Mazeaud (2013) è il terzo Ragno a ricevere il massimo riconoscimento

Il lecchese Alberto Pirovano consigliere del Cai centrale: “L’amico Luigino Airoldi incarna tutti gli ideali del Cai”

BALLABIO – Il Ragno della Grignetta Luigino Airoldi è stato nominato ufficialmente oggi Socio Onorario del Club Alpino Italiano. Prima di lui soltanto altri due maglioni rossi (entrambi legati a Luigino) hanno ricevuto l’importante onorificenza: Riccardo Cassin nel 1976 e Pierre Mazeaud nel 2013. Luigino Airoldi, residente a Ballabio, è quindi anche il secondo lecchese a ricevere la nomina.

Particolarmente emozionante, per il sempre sorridente alpinista lecchese, il momento della nomina che si è tenuto oggi pomeriggio (sabato 20 maggio) durante l’Assemblea dei delegati in programma in queste ore a Biella, città natale del fondatore del Cai Quintino Sella, presso la Fondazione Pistoletto. I Delegati, quindi, hanno votato con favore la proposta di nomina a Socio Onorario del ballabiese (assieme a lui, anche quella di Gabriele Arrigoni) con la seguente motivazione: “A Pier Luigi Airoldi massimo esempio di alpinista non professionista ha portato con inesauribile curiosità esplorativa e gioiosa leggerezza gli ideali del Club Alpino Italiano sulle più remote montagne del pianeta, senza mai far venir meno la trasmissione della propria esperienza a generazioni di giovani alpinisti”.

Un momento della cerimonia di consegna (foto Cai)
Un momento della cerimonia di consegna (foto Cai)

Classe 1931, Airoldi è membro dei Ragni di Lecco fin dai primi Anni ’50, Accademico del Cai e Istruttore nazionale di alpinismo e scialpinismo. Per 45 anni ha fatto parte della squadra del Soccorso Alpino di Lecco. Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana, è anche cittadino onorario dei comuni di Ballabio, Lecco e Bovisio Masciago, membro del Club Haute Montagne francese e Azzurro d’Italia Coni. La parte più interessante della sua attività alpinistica sono le spedizioni extra-europee, quella più importante è sicuramente la “Spedizione città di Lecco” che nel 1961 portò alla conquista della parete Sud del monte McKinley in Alaska.

Un momento della cerimonia di consegna (foto Cai)
(foto Cai)

“Fa piacere assegnare questo riconoscimento proprio a Luigino Airoldi – ha detto Alberto Pirovano, attuale consigliere del Cai centrale, nonché ex presidente dei Ragni e del Cai Lecco -. La nomina a Socio Onorario è il massimo riconoscimento del Club Alpino Italiano e, anche se può sembrare una contraddizione, sono pochi gli alpinisti che hanno ricevuto questa onorificenza perché il Socio Onorario deve incarnare tutti gli ideali del Cai”.

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Luigino Airoldi

Luigino Airoldi è una istituzione, conosciuto da tutti: “Nel tracciare il suo profilo abbiamo visto che ha percorso un po’ tutta la carriera all’interno del Cai: le imprese da giovane, le avventure, l’istruttore, ha fondato le scuole di alpinismo in Brianza lasciando dietro di sé tanti eredi. E ancora, quando è andato in pensione, ha fatto volontariato in Africa con l’associazione Mondo Giusto andando negli stessi posti dove era stato ad arrampicare – ha continuato Pirovano -. Insomma, racchiude in sé tutti quelli che sono gli ideali del Cai e, ancora adesso, si lascia coinvolgere dai più piccoli nel racconto delle sue imprese. Nonostante abbia quasi 92 anni, da questo punto di vista ha lo spirito di un ragazzino. E’ sicuramente un orgoglio per tutta la città“.

Alberto Pirovano

Una soddisfazione doppia per Alberto Pirovano visto che si tratta di un concittadino: “Al primo anno da consigliere del Cai centrale ha un valore speciale poter consegnare questa laudatio a un concittadino, socio del medesimo club, nonché un amico. La soddisfazione è anche vedere che l’ambiente lecchese, all’interno del Cai, sta raggiungendo parecchi risultati e sta facendo vedere quello che a Lecco abbiamo immaginato più di 20 anni fa, quando in qualche modo abbiamo rifondato il gruppo Ragni. Vediamo che quella strada che abbiamo percorso, sta diventando oggi una sorta di linea per tutto l’alpinismo italiano e penso all’Eagle Team che è un’idea figlia dell’Academy dei Ragni oppure, in ambito culturale, penso a Nicoletta Favaron vicepresidente del Film Festival di Trento. E’ una soddisfazione vedere che ciò che abbiamo costruito piano piano qui a Lecco, viene riconosciuto e preso ad esempio anche fuori”.