Si discute il futuro dei Piani Resinelli tra parcheggi, accessibilità e turismo

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Verso la nuova convenzione per i Piani Resinelli, la discussione in Consiglio comunale

In aula richiamata l’attenzione sul tema dei parcheggi e di maggiori servizi tutto l’anno

LECCO – E’ stata approvata lunedì sera, dal Consiglio comunale di Lecco, lo schema della nuova convenzione sulla gestione associata dei Piani Resinelli che il capoluogo condivide con i Comuni di Abbadia, Mandello, Ballabio e da quest’anno anche con la Comunità Montana Lario Orientale che ha fatto il suo ingresso al fianco degli enti comunali.

E’ questa una delle novità della nuova convenzione, oltre all’estensione della sua durata (da tre a cinque anni) e ad un maggiore impegno nella promozione turistica, a partire dall’Info Point nell’edificio del Cereghini (situato nella piazza di fronte alla chiesa) recentemente restaurato, la cui attività sarà estesa a maggiori periodi dell’anno.

Una convenzione che, ha ricordato l’assessore Giovanni Cattaneo, era scaduta e prorogata di sei mesi per “proseguire la sperimentazione condivisa tra le polizie locali. Un esperimento che ha dato risultati positivi e che ci ha convinti nell’escludere questo aspetto dalla convenzione per elaborare un accordo specifico insieme agli altri Comuni”.

“Alla fine del 2021 è maturata un’idea più ampia sugli obiettivi da raggiungere e la convenzione – ha sottolineato Cattaneo – è la cornice in cui inserire le azioni che vogliamo mettere in campo”.

Il sentiero nel Parco Valentino

Dalla manutenzione delle strade alla gestione dei rifiuti, la convenzione pone dei punti di condivisone tra gli enti anche sulla partecipazione a bandi pubblici che possano servire a recuperare ulteriori risorse per opere, interventi e promozione del territorio.

Si guarda ad una gestione più equilibrata dei flussi turistici, ha fatto intendere l’assessore, “vogliamo sicuramente aumentare attrattività e presenze ma nel rispetto del territorio, per esempio incentivando una mobilità più sostenibile, come l’uso della bicicletta”.

 

Il problema dei parcheggi

Una località cara ai lecchesi quella dei Piani Resinelli, culla dell’alpinismo italiano e ambiente familiare non solo agli appassionati di montagna, uno scrigno naturalistico che rappresenta una grande occasione turistica per il territorio. Per questo il tema della nuova convenzione ha ampiamente alimentato la discussione in Consiglio Comunale soprattutto sulle questioni ancora da risolvere, come quella dei parcheggi.

C’è chi, come il consigliere comunale di sinistra Alberto Anghieri, ha suggerito di installare una segnaletica a Ballabio per avvisare gli automobilisti quando il parcheggio del piazzale è pieno e favorire un servizio di bici a pedalata assistita per la salita.

Parcheggio del piazzale Chiappa ai Piani Resinelli

“Una riorganizzazione dei parcheggi è necessaria – ha sottolineato dal centro destra Peppino Ciresa, alpinista, ex presidente del Cai Lecco e grande conoscitore dei Resinelli – Già alle 8, nei fine settimana, il piazzale Chiappa è pieno di auto degli escursionisti che salgono in Grigna e ci restano per tutto il giorno. Serve che le auto vengano indirizzate verso le aree di sosta più vicine ai punti dove partono i sentieri, per esempio quella in prossimità del rifugio soldanella per chi sceglie di percorrere la Direttissima o la Cresta Cermenati, oppure utilizzare per la sosta il piazzale più in basso se ci si reca in Rosalba”

“Riempendo prima questi parcheggi – ha proseguito Ciresa – allora si lascerà ulteriore posteggio al piazzale principale per le auto che arrivano dopo, per esempio quelle di chi ai Resinelli va per mangiare al ristorante e a volte è costretto a tornare indietro perché non trova posto”.

E perché no, ha aggiunto Ciresa, pensare anche di rendere a pagamento il parcheggio: “Altrove in Valsassina, grazie a quegli introiti, hanno fatto degli interventi di manutenzione importanti per migliorare territorio e servizi”.

Le auto posteggiate lungo la strada per i Piani Resinelli in un weekend di ‘pienone’

Resinelli tutto l’anno

I parcheggi sono un problema ma non certo tutti i giorni e non in tutti i periodi dell’anno, ha fatto notare il consigliere comunale Filippo Boscagli (Lecco Ideale) sottolineando un concetto importante: “Il vero problema dei Piani Resinelli è che manca un afflusso costante. In questo periodo, considerato di bassa stagione, c’è sicuramente meno gente che in altri momenti eppure, per le sue caratteristiche, la località si presta ad esser usufruita benissimo tutte le stagioni”.

Quello che manca, ha sottolineato Boscagli, “è una proposta di qualità di servizi attivi tutto l’anno, un esempio è il museo di Villa Gerosa che oggi è aperto solo in alcune stagioni. Sono inutili gli investimenti se i servizi non crescono di pari passo. Altrimenti resteremo a quel turismo mordi e fuggi che non può stare in piedi”.

L’immobile del Cereghini sede dell’ufficio turistico

Una convenzione che la Lega ha definito ‘tirem innanz’ perché cambia poco o nulla per il consigliere Stefano Parolari: “Non responsabilizza gli altri comuni, non c’è un piano finanziario, si preferisce non gestire – ha detto l’esponente del Carroccio critico con le amministrazioni del lago – Il dato di fatto è che i comuni rivieraschi incassano tanta Imu dalle seconde case che non investono ai Piani Resinelli ma sulla riviera”.

Parolari ha poi posto l’accento sulla questione dei rifiuti che “oggi, rispetto a 50 anni fa, deve fare i conti con il problema della maleducazione. E allora serve un piano di gestione dei rifiuti in montagna”.

rifiuti ballabio-resinelli

 

In bici ai Resinelli? Troppo pericoloso!

L’idea di spingere il cicloturismo è buona, meno quella di far spostare i turisti in bici verso i Resinelli: la strada per la salita, e soprattutto la discesa, non garantirebbe la necessaria sicurezza.

“Non si può pensare di sostituire i mezzi comuni per far arrivare la gente in bicicletta – è intervenuto Marco Caterisano, consigliere di FDI e sportivo delle due ruote – se non esiste un progetto vero di sentieristica dedicata allora non possiamo pensare di far salire e scendere la gente in bici. II cicloturismo è sicuramente una delle potenzialità del contesto ma bisogna creare dei sentieri dedicati e regolamentati appositamente”.

“E’ evidente che se una persona arriva da Milano non sale ai Resinelli in bicicletta e difficilmente prenderà una navetta – ha rimarcato Emilio Minuzzo di Forza Italia – Migliore è l’idea di indirizzare le auto verso le aree di parcheggio più idonee rispetto alla loro destinazione. La considerazione principale deve essere questa: la qualità del turismo è legata alla qualità dell’offerta che proponiamo”.