Sul Resegone neanche il maltempo guasta la festa per i 100 anni della Croce

Tempo di lettura: 3 minuti
100 anni croce Resegone celebrazioni

Messa celebrata in vetta, in tanti hanno sfidato le intemperie per rendere omaggio al simbolo della comunità lecchese

Presenti autorità civili, alpini, associazioni e gruppi storici come SEL e CAI Lecco. La croce, posata nel 1925, resta un segno indelebile di fede e identità per tutto il territorio

LECCO – Nonostante la pioggia e il cielo grigio che hanno segnato le prime ore della mattinata, la cima del Resegone oggi si è riempita di fedeli, escursionisti e rappresentanti delle istituzioni per celebrare i cento anni della croce di vetta, posata il 29 agosto 1925 e da allora divenuta simbolo indelebile per la comunità lecchese.

Alle ore 12, sulla Punta Cermenati, la messa è stata celebrata da mons. Bortolo Uberti, prevosto di Lecco. Una celebrazione partecipata e suggestiva, favorita da un inatteso spiraglio di sole che, proprio durante la funzione, ha squarciato le nubi regalando ai presenti un panorama limpido sulle valli e sulle pianure. Per l’occasione, è stata collocata accanto alla croce la Madonna della Cornabusa, opera bronzea realizzata da Stefano Frosio.

100 anni croce Resegone celebrazioni

Accanto al prevosto, non sono mancati i sindaci e i rappresentanti dei Comuni vicini, in primis quello di Lecco con il sindaco Mauro Gattinoni, oltre agli assessori Giovanni Cattaneo ed Emanuele Torri, oltre ai consiglieri comunali. Presenti anche i gruppi alpini e le storiche associazioni che hanno sempre custodito questo luogo: SEL Lecco, CAI Lecco e tante realtà del territorio.

Una pagina di storia

La croce del Resegone, alta 11 metri e dal peso di circa cento quintali, venne fortemente voluta dall’Opera Cardinal Ferrari e inaugurata il 29 agosto 1925 dal cardinale Eugenio Tosi, allora arcivescovo di Milano. Realizzata con sedici cubi di ferro uniti da oltre 200 bulloni, custodisce al centro un crocifisso in legno d’ulivo proveniente dal Getsemani. Ai suoi lati spiccano quattro medaglioni dedicati all’Anno Santo, a Papa Pio XI, al cardinal Andrea Carlo Ferrari e ad Antonio Stoppani, illustre scienziato e divulgatore lecchese.

100 anni croce Resegone celebrazioni

Prima di questa imponente struttura in ferro, sulla vetta svettava una croce in legno, benedetta il 19 agosto 1900. Ma quella croce ebbe vita breve: travolta da tempeste e fulmini, fu abbattuta appena due anni dopo. L’attuale croce, invece, è sopravvissuta a un secolo di intemperie, divenendo punto di riferimento per generazioni di alpinisti ed escursionisti.

Una vetta che unisce

Il clima festoso della giornata ha rievocato la cronaca dell’inaugurazione di un secolo fa, quando centinaia di persone salirono con fiaccole e canti per accogliere l’arrivo della croce e del cardinale Tosi, giunto in vetta addirittura su una portantina. Oggi, come allora, il Resegone ha accolto un grande abbraccio collettivo, testimoniando la forza di un simbolo che continua a rappresentare identità, fede e comunità.

100 anni croce Resegone celebrazioni

Le celebrazioni per il centenario della croce fanno parte della rassegna “Lecco – Ama la Montagna”, inserita nel progetto regionale “Cuori Olimpici”. Il programma prosegue nel pomeriggio con escursioni guidate, attività per famiglie, musica dal vivo e degustazioni di prodotti tipici, mentre la funivia dei Piani d’Erna resterà aperta anche in serata.

A cento anni dalla sua posa, la croce del Resegone non è soltanto un’opera di ingegneria: è un segno di pace e memoria che, svettando sulla Punta Cermenati, continua a raccontare la storia di Lecco e del suo legame indissolubile con la montagna.

GALLERIA FOTOGRAFICA