Il ruolo delle scienze applicate ai beni culturali
Il visitatore diventa partecipe della scoperta
ESINO LARIO – Il Museo delle Grigne conquista il terzo posto alla 1^ edizione del concorso “Metti in mostra l’Archeometria”, iniziativa che ha dimostrato quanto centrale possa essere il ruolo delle Scienze applicate ai Beni Culturali anche nella progettazione di percorsi museali innovativi e inclusivi, garantendo da una parte l’accessibilità a informazioni tecnico-scientifiche e dall’altra contribuendo alla diffusione del sapere scientifico attraverso lo studio dei beni culturali.
Diversi i progetti candidati e altrettante istituzioni museali che hanno messo in campo risorse ed esperienze multidisciplinari proponendo ognuna soluzioni interessanti e innovative, andando cioè “oltre ciò che l’occhio riesce a vedere” come ha fatto Martina Pensa aiutata dal contributo archeologico di Giorgio Baratti.
Il concorso “Metti in mostra l’Archeometria”, patrocinato da ICOM Italia e della rete dei beni culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, CHnet-INFN, è stato realizzato anche con la collaborazione scientifica di Archeostorie, ed ha prodotto, grazie al prezioso contributo di tutti i gruppi di lavoro partecipanti, la prima mappa dei musei “archeometrici” italiani che sarà annualmente aggiornata con tutti i nuovi progetti espositivi che aderiranno alle future edizioni.
La classifica
Primo posto: “Archeologia invisibile” – Museo Egizio di Torino;
Secondo posto: “Le analisi scientifiche sul piccolo violino Bracco 1793″ – Museo del Violino di Cremona;
Terzo posto in ex aequo: “I Celti a Esino Lario: caratterizzazione di manufatti metallici del periodo Téne” – Museo delle Grigne di Esino Lario e “Il Kouros ritrovato” – Museo Civico Castello Ursino di Catania.