Soccorso Alpino. Beltrami: “I nodi sono arrivati al pettine”

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LECCO – Mentre alla stazione del Soccorso Alpino “Valsassina – Valvarrone” giungono buone notizie, che si sono concretizzate con la consegna di un nuovo mezzo (vedi articolo), alla stazione Grigne di Lecco il problema, sorto in seguito alle dimissioni del Capo Stazione Giacomo Arrigoni, persiste; come del resto non ha smesso di soffiare il vento di bufera che ormai da qualche settimana sta spazzando la XIX Delegazione Lariana che prima ha ricevuto le dimissioni del vice-delegato Alessandro Spada (dimissioni respinte dal Consiglio e ora in attesa di una risposta dallo stesso Spada) e poi le dimissioni di otto volontari.

“Auspico che non ve ne siano altre – confessa il Delegato Gianattilio Beltrami – ma non mi stupirei se dovessero arrivare nuove dimissioni”.

Eppure Beltrami si dice tranquillo: “Faccio parte di questa associazione dal 1976 e di vicissitudini ne ho viste e vissute tante. Oggi ne stiamo affrontando un’altra, ma in tutta serenità. Arrigoni si è dimesso dall’incarico di capo Stazione con l’intento di dare una scossa alla situazione, con l’obiettivo di sgombrare i problemi e aprire un dialogo per cercare di risolvere la situazione che si è venuta a creare”.

 

Nel frattempo la reggenza della Stazione Grigne è stata affidata a Ulderico Mazzoleni, vice-capostazione. A breve i membri

della stazione dovranno riunirsi per prendere atto delle dimissioni di Arrigoni. Se la decisione di Arrigoni è definitiva, si provvederà ad eleggere un nuovo Capo Stazione, che successivamente verrà ufficilizzato dal Consiglio di Zona.

“Il Problema che si trascina ormai da un paio d’anni – prosegue Beltrami – si è generato all’interno della Stazione Grigne ed è circoscritto a questa Stazione. Si tratta di una situazione complessa perchè ci sono più fronti di disaccordo, sia nei confronti della Delegazione, che dei vertici regionali e nazionali. Ma ci sono anche problematiche interne alla Stazione, che sono di altro tipo e che non sta a me spiegarle. Tutto questo ci ha portati dove siamo ora ed era inevitabile che prima o poi i nodi arrivassero al pettine”.

Intanto la Stazione sta perdendo forze e uomini: “Cercheremo di darci da fare per reintegrarle al più presto , ma quel che conta è che la Delegazione è composta da numero di uomini elevato in grado di sopperire a questa carenza. In poche parole dal punto di vista operativo non abbiamo alcun problema”.

E sul fatto che questo caos faccia passare all’opinione pubblica un’immagine negativa del Soccorso Alpino? “Credo che tutte le persone riescano a capire come, nel Soccorso Alpino ma in generale in tutte le associazioni, questo tipo di frizioni possono nascere – spiega Beltrami – per esempio, volgendo lo sguardo al passato, la stessa storia dell’alpinismo lecchese ha già vissuto momenti simili che hanno portato a scontri e addirittura a scissioni importanti. Problemi a parte e che comunque sono da risolvere, quello che conta è che il Soccorso Alpino prosegue nella sua attività, così come il lavoro dei suoi uomini viene garantito e svolto come sempre con con grande professionalità ed efficienza”.

Poi Beltrami, prima di congedarsi, si toglie un sassolino dalla scarpa: “Nei giorni scorsi, dopo le dimissioni di Arrigoni, qualcuno ha detto che non mi sono fatto trovare apposta. In realtà, ho lasciato il telefono spento per qualche giorno perchè ero lontano da casa per motivi di lavoro. Credo che nella vita si possano avere delle esigenze personali, per le quali non è necessario renderne conto a qualcuno. Io sono sempre stato disponibile e non accetto il comportamento di chi vuole strumentalizzare simili situazioni solo per il gusto di uscire in prima pagina”.