Circa 250 le persone che hanno risalito il percorso attrezzato
La fiaccolata è stata organizzata con l’Osa Valmadrera che festeggia il 70° anniversario
VALMADRERA – La tradizione lecchese vuole che, nella serata del 23 dicembre, antivigilia di Natale, si tengano fiaccolate e ascensioni sulle cime del territorio, illuminate per l’occasione, per salutare il Natale imminente e ritrovarsi con amici e gruppi all’inizio delle festività. Già da qualche anno a Valmadrera la Stazione del Triangolo Lariano della XIX Delegazione CNSAS Lombardo (Corpo Nazionale Soccorso alpino e speleologico) e gli amici del gruppo Osa Valmadrera organizzano l’illuminazione della ferrata del Corno Rat, a cui segue un momento conviviale nella località San Tomaso.
L’iniziativa è diventata un appuntamento classico per gli appassionati di montagna lecchesi e non solo: quest’anno, dopo il periodo di pausa causa pandemia, è stato finalmente possibile tornare a una sorta di normalità, nel rispetto delle disposizioni anti-covid. L’occasione è ancora più significativa perché la ferrata è appena stata inaugurata, dopo i lavori di adeguamento alle nuove normative regionali; a questo si aggiunge che l’Osa Valmadrera festeggia i settant’anni di attività. A partire dalle 18.30 di ieri sera, giovedì 23 dicembre, il percorso si è illuminato di una miriade di lampadine, collocate dai volontari nei giorni precedenti.
I tecnici del Soccorso alpino hanno anche predisposto il presidio della salita, in particolare nei punti più a rischio, per garantire la sicurezza lungo tutto il tracciato e un ristoro caldo in cima alla ferrata. Lo spettacolo, ben visibile dal circondario e dal capoluogo, attira numerosi gruppi di appassionati e amici: sono circa 250 le persone che hanno risalito il percorso attrezzato, provenienti da Valmadrera, Lecco, Alto Lario, dalla Brianza, con i tecnici CNSAS delle Stazioni della Delegazione Lariana e una numerosa rappresentanza della IX Delegazione speleologica, accanto ai tecnici del SAGF – Soccorso alpino Guardia di Finanza di Madesimo e di Sondrio. Al termine della serata, cena a San Tomaso, sempre con grande attenzione alle disposizioni Covid-19. Momenti come questo rafforzano l’unione di squadra e la vicinanza al territorio e sono anche gioiose occasioni di festa.