La salita per la Ferrata degli Alleghesi, nel gruppo di amici di Lecco anche l’81enne Giorgio Tessari
Nel 1973, insieme ai “Cinque di Valmadrera”, firmò la prima ripetizione invernale di una delle vie simbolo della parete nord ovest della Civetta
BALLABIO – Intenso week-end nella splendida cornice delle Dolomiti venete per dieci rappresentanti del Cai Ballabio, Cai Valmadrera, Cai Calolziocorte e Cai Esino Lario. L’obiettivo della trasferta era la cima del Monte Civetta (3220m) per la “Ferrata degli Alleghesi”, un itinerario alpinistico reso difficile dalla lunghezza e dall’esposizione del percorso.
Il gruppo partito di buon ora da Ballabio, una volta raggiunto il paese di Alleghe, si è incamminato lungo il selvaggio sentiero “Ru de Porta” che in circa due ore li ha condotti al lago Coldai e al vicino rifugio Adolfo Sonino Al Coldai. Dopo una breve pausa pranzo il gruppo è ripartito per raggiungere la cima Coldai, un piccolo pulpito posto di fronte all’immensa e tenebrosa parete nord/ovest del Civetta, una delle pareti alpinisticamente più importanti a livello mondiale, sulla quale sono state compiute imprese passate alla storia. Una di queste è la prima ripetizione invernale della via Philipp-Flamm da parte dei “Cinque di Valmadrera”.
Quest’anno ricorre il 50° anniversario di questa salita e quale modo migliore di ricordarla se non ritornando sulla cima del Civetta assieme a un gruppo di amici: “Tra i dieci, infatti, spicca il nome di Giorgio Tessari, 81 anni, rappresentante di quei formidabili ragazzi – racconta il presidente del Cai Ballabio Marco Anemoli -. Venuto a conoscenza di questa trasferta non ci ha pensato due volte a unirsi alla compagnia e a portare con sé due bottiglie da stappare rigorosamente in cima”.
Domenica sveglia alle 5.30. Alle 8 il gruppo ha attaccato la via ferrata e alle 11.30 ha raggiunto l’uscita della via Philipp-Flamm: “Alla vista di un chiodo piantato 50 anni prima nel bel mezzo della bufera, Giorgio ha lasciato trasparire un minimo di emozione accompagnata ai racconti di quell’epica salita”.
Alle 12 il gruppo ha raggiunto la vetta e dopo le foto di rito e i festeggiamenti è ripartito per l’interminabile discesa di 5 ore e l’altrettanto lungo viaggio di rientro in auto.