Svolta attività di controllo dei sentieri di Ballabio con droni
Consonni: “Importante opportunità anche per la prevenzione di criticità”
BALLABIO – Nella mattinata odierna, sabato 9 maggio, si è svolta un’attività di controllo dei sentieri sul territorio comunale di Ballabio con l’impiego di drone. L’operazione, eseguita applicando le disposizioni del questore di Lecco, dott. Filippo Guglielmino, e informando la Prefettura, è stata decisa dal sindaco Alessandra Consonni in seguito ai moniti espressi dal Soccorso Alpino circa la necessità di rispettare le ordinanze tese a evitare accessi in massa alla
montagna dopo il lungo periodo delle restrizioni anti Covid-19 che hanno limitato gli spostamenti.
Così stamattina stati monitorati alcuni importanti sentieri del territorio, ad opera di piloti di droni dell’associazione Nucleo Protezione Civile Paracadutisti onlus, con sede a Bergamo, alla presenza del sindaco Alessandra Consonni, del presidente emerito del Cai Ballabio Giuseppe “Calumer” Orlandi “, del coordinatore della Protezione Civile comunale, gruppo “Pino Pedrazzoli”, Giuseppe Ruberto.
I controlli, su indicazione del Soccorso Alpino, hanno riguardato le seguenti zone: sul versante del Monte Due Mani, anche dall’innesto in zona Gera, il sentiero di Bongio (sino all’omonima baita) e il bivacco Emanuela (limite previsto dall’ordinanza sindacale); sul versante Piani dei Resinelli il corno del Nibbio, il sentiero Sinigaglia, il sentiero Cermenati e il canalone Porta.
“Scopo dell’attività – spiega il sindaco – era soprattutto quello di scongiurare assembramenti, dalle escursioni di gruppo ai pic nic sull’erba. Circostanze che, nei luoghi e negli orari monitorati, non si sono verificate. Tuttavia sono stati rilevati casi di persone, giovanissimi e ragazze, che si avventurano in montagna con un abbigliamento che sarebbe più adatto ad una località balneare. La contingenza Covid-19 ci ha permesso di sperimentare per la prima volta sul nostro territorio, con finalità di sicurezza, uno strumento di incredibile importanza e potenza come i droni”.
“E’ stato impressionante – prosegue Alessandra Consonni – vedere come in pochi attimi dei droni efficienti possano raggiungere sentieri e pareti a quote elevate e trasmettere immagini tali da riconoscere persino le fattezze delle persone e il loro abbigliamento nel dettaglio: direi che simili strumenti sono preziosi per una zona come la nostra, dove molte situazioni di potenziale criticità naturale necessiterebbero di una costante vigilanza. Un prospettiva che, certo, da prendere in adeguata considerazione ben al di là dell’emergenza Covid-19. Ringrazio Prefettura, Questura e nucleo protezione civile paracadutisti onlus per l’opportunità che hanno offerto al nostro territorio” ha concluso.