Il libro è stato pubblicato a maggio ed è una raccolta di 35 anni di diari di viaggio scritti a mano
“L’amore per la montagna, la neve e la natura è riuscito a stare in equilibrio con tutto il resto”
BALLABIO – Una raccolta di diari di viaggio, scritti dal 1988 al 2023 e custoditi con cura, fino alla decisione di renderli un libro. ‘Equilibrio dinamico’ è l’opera del ballabiese Maurizio Zambelli, classe 1955, socio del Cai di Lecco. Un ‘viaggio nei viaggi’ che lo hanno condotto in tutto il mondo per vivere la montagna e le sue infinite emozioni, a piedi, con gli sci, in bicicletta.
Il libro, disponibile su Amazon, è uscito lo scorso maggio. “Nei miei viaggi ho sempre tenuto diari scritti a matita – racconta Maurizio – mi piaceva annotare tutto ciò che vedevo e stavo vivendo. ‘Equilibrio dinamico’ è un viaggio intorno al mondo su montagne, ghiacciai remoti, deserti sabbiosi, strade sterrate e a volte asfaltate, raccontato in un diario di viaggio che riporta i ricordi di 35 anni di vita vissuti proprio in equilibrio fra passioni, lavoro e spirito di avventura’.
Maurizio, che ha iniziato a praticare scialpinismo ai tempi della leva militare, è sempre stato un grande appassionato di montagna. Proprio al 1988 risalgono le prime escursioni sui ghiacciai in compagnia di Carlo Aldè, poi i tantissimi viaggi in tutto il globo, dall’Alaska (dove ha sciato il McKinley) al Marocco, ultimo diario di viaggio del 2023 raccontato nel libro: “L’amore per la montagna, la neve e la natura è riuscito a stare in equilibrio con tutto il resto, portando anche positività e maturità nel vivere quotidiano”. Un equilibrio mantenuto anche nei momenti più difficili, come l’operazione all’anca che ha dovuto affrontare qualche anno fa (nel libro ci sono pagine di diario riferite anche a quei giorni in Ospedale), o nei momenti di rinuncia ad un grande obiettivo “quando questo comportava rischi superiori a quelli dettati dal buon senso e dalle esperienze passate”.
Nel ‘cucire’ questi ricordi, Maurizio ha cercato di lasciare quanto più possibile originale il testo: “Ho chiesto ad un amico di Firenze di correggere ciò che serviva e in fondo a qualche pagina ho aggiunto considerazioni o riflessioni fatte a qualche decennio di distanza. Alcuni fogli scritti a matita erano quasi illeggibili per le intemperie e l’usura causata dal tempo, per me però è stato un valore aggiunto, perché ho potuto rivivere esattamente il momento che avevo annotato”.
La copertina è in bianco e nero: “E’ vero che viviamo in un mondo a colori ma bianco e nero rivelano l’essenza delle cose, ne mostrano sia luci che ombre in perfetto equilibrio tra loro” ha concluso.