LECCO – “Non posso certamente nascondere una certa delusione personale per l’esito del voto di lunedì sera su un testo condivisibile e di buon senso ma voglio allo stesso tempo manifestare la mia soddisfazione per il lavoro costruttivo di questi mesi di noi Commissari PD della Commissione II con il Consigliere Anghileri, lavoro che ha permesso di ridare attenzione a un tema importante sul quale non è più possibile rimandare.
Ciò che infatti accomuna tutte le anime del PD, al di là del voto del singolo, è il ritenere un diritto la possibilità di ciascuno di decidere della propria vita in condizioni di gravi disabilità: da qui, pertanto, la volontà di rinnovare il nostro impegno concreto nell’esercitare una decisa pressione nei confronti del Governo affinché giunga all’approvazione di una legge che, finalmente, possa colmare un vuoto normativo ormai insostenibile in materia di fine vita”.
Andrea Frigerio (PD)
Presidente della Commissione II
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“Vogliono buttare fumo negli occhi, fingere di volersi sostituire alle Istituzioni nazionali, Europee e Mondiali, stanno giocando agli apprendisti parlamentari facendo passare il concetto che un Comune possa incidere su un tema etico di grandissima delicatezza e attualità . Ecco ciò che è successo in Consiglio e sui media locali con i professionisti della polemica facile e scontata. Ma Appello per Lecco mantiene la sua coerenza e e non cambia idea: il testamento biologico, le politiche sul fine vita sono un argomento troppo serio per le ” guerre da pollaio ” di un Comune.
Meritano subito una legge che possa mettere fine ad una discussione che spesso rasenta il ridicolo se non fosse dannatamente seria. E le leggi, non le fanno i Comuni, quindi chi accarezza questo sogno, si candidi al Parlamento perché è li che si deliberano le leggi, anche quelle che riguardano la vita e la morte di ognuno di noi. I tentativi demagogici di farci passare come un movimento disinteressato all’argomento sono di pessimo gusto.
Dopo la morte di Eluana Englaro la classe politica, compresa la sinistra più incazzosa di cui lo stesso consigliere Anghileri fa parte, sembrava dovesse trovare in poche ore il bandolo della matassa e votare finalmente una legge.
Quindi, non si tenti di colpevolizzare Appello per Lecco se non c’è una legge: la colpa è dei parlamentari, iniziando da quelli che governano il nostro Paese. Appello per Lecco attende che le Istituzioni superiori facciano il loro lavoro, non cercano il “palliativo” in Consiglio Comunale.
Viviana Musumeci
Portavoce Appello per Lecco